Il fact-checking dell’intervista di Meloni su Fox News

Abbiamo verificato quattro dichiarazioni della presidente del Consiglio, che ha commesso alcuni errori
Pagella Politica
Il 30 e il 31 luglio l’emittente statunitense Fox News ha mandato in onda un’intervista divisa in due parti (qui la prima, qui la seconda) a Giorgia Meloni, rilasciata dalla presidente del Consiglio durante la sua visita ufficiale negli Stati Uniti. 

Dall’andamento dell’economia ai rapporti con la Cina, passando per il mondo del lavoro, abbiamo verificato quattro dichiarazioni di Meloni, che ha commesso alcuni errori.

I soldi contro i rincari in bolletta

«Nella mia prima legge di Bilancio ho dovuto mettere 30 miliardi sulle bollette energetiche» (min. 1:58)

La presidente del Consiglio esagera. Come spiega il Ministero dell’Economia e delle Finanze, la legge di Bilancio per il 2023, approvata dal Parlamento alla fine dell’anno scorso, ha stanziato «oltre 21 miliardi di euro» per rafforzare le misure contro il caro energia a favore di famiglie e imprese, non «30 miliardi».

La partecipazione alla nuova Via della Seta

«Siamo l’unica nazione nella nuova Via della Seta nel G7 e nell’Unione europea» (min. 8:01)

Qui Meloni ha ragione sul G7, ma ha torto sull’Ue. La nuova Via della Seta, il cui nome ufficiale è Belt and Road Iniziative (Bri), è un progetto infrastrutturale che ha l’obiettivo di aumentare l’espansione dell’economia cinese verso altri Paesi dell’Asia, del Medio Oriente, dell’Africa e dell’Europa. A marzo 2019 il primo governo di Giuseppe Conte, sostenuto da Movimento 5 Stelle e dalla Lega, ha firmato un’intesa con la Cina per dare il via alla partecipazione dell’Italia alla nuova Via della Seta.

A oggi l’Italia è l’unico Paese membro del G7 ad aver sottoscritto un accordo di questo tipo, ma non è l’unico Stato membro dell’Ue ad averlo fatto. Oltre all’Italia, almeno altri 16 Paesi Ue hanno siglato accordi con la Cina per la nuova Via della Seta: Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Grecia, Ungheria, Malta, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia e Slovenia.

Nell’intervista a Fox News Meloni ha ribadito che il governo valuterà nelle prossime settimane se rinnovare o meno l’intesa sulla partecipazione dell’Italia alla nuova Via della Seta, in scadenza quest’anno.

L’andamento del Pil

«Cresciamo più delle altri grandi economie europee» (min. 0:54)

Negli scorsi mesi vari esponenti del governo hanno fatto questa dichiarazione, citando come fonte le previsioni economiche di primavera della Commissione europea, pubblicate a maggio. Secondo queste stime, nel 2023 il Pil italiano crescerà dell’1,2 per cento rispetto al 2022, percentuale più alta della crescita francese (+0,7 per cento) e di quella tedesca (+0,2 per cento), ma più bassa di quella spagnola (+1,9 per cento). 

Il 31 luglio, poche ore dopo l’intervista rilasciata da Meloni a Fox News, Eurostat ha pubblicato le stime preliminari sulla crescita del Pil nei Paesi Ue nel secondo trimestre del 2023. Tra aprile e giugno di quest’anno il Pil italiano è calato dello 0,3 per cento rispetto ai tre mesi precedenti, mentre le altre tre grandi economie europee hanno fatto meglio. Il Pil francese è infatti salito dello 0,5 per cento, quello spagnolo dello 0,4 per cento, mentre quello tedesco non è né cresciuto né calato. 

Rispetto al secondo trimestre del 2022 il Pil italiano è invece aumentato dello 0,6 per cento, percentuale più bassa di quella registrata dalla Francia (+0,9 per cento) e dalla Spagna (+1,8 per cento), ma più alta di quella tedesca (-0,1 per cento).

I dati sul mondo del lavoro

«Abbiamo il tasso di occupazione più alto di sempre» (min. 1:00)

Meloni ha ragione. Secondo i dati Istat più aggiornati, a maggio il tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni ha raggiunto il 61,2 per cento (Tabella 1), il valore più alto in Italia da quando esistono le serie storiche mensili. Questo significa che in quella fascia di età sono occupati più di 60 persone su 100. Ricordiamo che Istat considera come “occupate” le persone che nella settimana in cui sono stati raccolti i dati hanno dichiarato di aver svolto almeno un’ora di lavoro retribuita. 

Il tasso di occupazione in Italia è in costante crescita dalla primavera del 2021, tranne una leggera flessione tra giugno e agosto 2022.

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