Il fact-checking della conferenza stampa di Meloni

Dal tetto al contante all’immigrazione, abbiamo verificato quattro dichiarazioni della presidente del Consiglio
ANSA
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Nella mattinata di venerdì 11 novembre, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha presentato in una conferenza stampa il nuovo decreto “Aiuti”, il quarto approvato nel 2022 e il primo del nuovo esecutivo. 

Dal tetto al contante al Superbonus 110 per cento, passando per l’immigrazione, abbiamo verificato quattro dichiarazioni fatte dalla presidente del Consiglio.

L’aumento del tetto al contante

«La scelta che abbiamo fatto è di innalzare il tetto del contante alla media europea»

Con il nuovo decreto “Aiuti”, il governo Meloni ha deciso di alzare il limite all’uso del contante, ora fissato a 2 mila euro, a 5 mila euro, a partire dal 1° gennaio 2023, quando il tetto sarebbe dovuto scendere a mille euro. 

L’European consumer centres network, creato nel 2005 dalla Commissione europea e dagli Stati membri per fornire assistenza ai consumatori, ha raccolto i vari limiti all’uso del contante in Europa, che da Paese a Paese variano molto. Si va per esempio dai 500 euro della Grecia a Stati, come Germania e Austria, in cui il tetto non esiste. La media dei limiti all’uso del contante in vigore in 16 Paesi, tra cui c’è l’Italia, è di circa 4.954 euro, una cifra in linea con i 5 mila euro stabiliti dal governo.

Il costo del Superbonus

«[Il Superbonus] pesa sulle casse dello Stato per circa 60 miliardi di euro»

Secondo l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea), al 31 ottobre 2022 le spese di efficientamento energetico ammesse al Superbonus 110 per cento ammontavano a oltre 55 miliardi di euro. Le detrazioni a carico dello Stato previste alla fine dei lavori avevano raggiunto un valore pari a più di 60,5 miliardi di euro, il dato a cui ha fatto correttamente riferimento Meloni. 

Ricordiamo che il Superbonus 110 per cento è un incentivo fiscale, introdotto nel 2019 dal secondo governo Conte, con cui lo Stato ripaga interamente le spese di efficientamento energetico di condomini e villette unifamiliari, più un bonus del 10 per cento. 

Con il nuovo decreto “Aiuti”, il governo Meloni ha stabilito che che dal 2023 il bonus avrà un valore del 90 per cento per le spese di efficientamento energetico sostenute per i condomini e potranno farvi accesso anche i proprietari di singole abitazioni, a patto che siano proprietari della prima casa e che abbiano una soglia di reddito bassa, fissata intorno ai 15 mila euro, che possono crescere a seconda della grandezza della famiglia. Le villette unifamiliari che entro il 30 settembre 2022 hanno completato un terzo dei lavori avranno il Superbonus 110 per cento fino alla fine di marzo del prossimo anno.

I dati sugli sbarchi

«L’Italia, dall’inizio di quest’anno, ha fatto entrare sul suo territorio nazionale quasi 90 mila migranti»

È vero: dal 1° gennaio al 10 novembre 2022 sono sbarcati in Italia 89.826 migranti. Nello stesso periodo del 2021 i migranti sbarcati erano stati 57.458, nel 2020 30.780. 

Nonostante la crescita degli arrivi, i numeri dei migranti sbarcati nel nostro Paese resta inferiore a quello registrato nei primi 10 mesi del 2017 e dell’anno prima: tra gennaio e ottobre 2016 sbarcarono circa 160 mila migranti, quasi il doppio rispetto ai dati attuali.

I dati sui ricollocamenti

«Sa quanti migranti sono stati ricollocati finora? 117, 38 in Francia»

Anche questo dato è corretto. A giugno l’Italia e altri Paesi dell’Unione europea hanno raggiunto un accordo per ricollocare circa 10 mila migranti salvati nel Mar Mediterraneo. Il 25 agosto, sulla base di questa intesa, i primi 38 richiedenti asilo sono partiti dall’Italia verso la Francia, che nel complesso si era detta disponibile ad accogliere circa 3.500 migranti, e il 25 ottobre altri 74 richiedenti sono stati ricollocati dal nostro Paese alla Germania. Secondo fonti stampa, a questi si aggiungono anche cinque migranti ricollocati in Lussemburgo. In totale, sono 117 richiedenti ricollocati.

Il 10 novembre, dopo lo scontro con il governo italiano, la Francia ha annunciato di voler sospendere l’accordo sui ricollocamenti, invitando anche gli altri Paesi europei a fare la stessa scelta.

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