Oltre alle modifiche al disegno di legge di Bilancio, nelle ultime ore la politica italiana sta discutendo della possibile cancellazione del Sistema pubblico di identità digitale, meglio noto con la sigla “Spid”, uno dei sistemi principali per accedere ai servizi online della Pubblica amministrazione.
La proposta è stata avanzata il 19 dicembre dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione digitale Alessio Butti (Fratelli d’Italia), nell’ultimo giorno della festa per il decennale della nascita del partito guidato da Giorgia Meloni. «Dovremmo spegnere gradualmente lo Spid e avere la carta d’identità elettronica (Cie) come unico strumento di identità elettronica digitale per facilitare la vita degli italiani», ha affermato Butti. La proposta è stata però subito contestata da diversi esponenti dei partiti di opposizione, tra cui il leader di Italia viva Matteo Renzi.
La proposta è stata avanzata il 19 dicembre dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione digitale Alessio Butti (Fratelli d’Italia), nell’ultimo giorno della festa per il decennale della nascita del partito guidato da Giorgia Meloni. «Dovremmo spegnere gradualmente lo Spid e avere la carta d’identità elettronica (Cie) come unico strumento di identità elettronica digitale per facilitare la vita degli italiani», ha affermato Butti. La proposta è stata però subito contestata da diversi esponenti dei partiti di opposizione, tra cui il leader di Italia viva Matteo Renzi.