Eugenio Giani (Partito Democratico) ha vinto le elezioni in Toscana ed è stato rieletto presidente della regione. Sostenuto dalla coalizione di centrosinistra e dal Movimento 5 Stelle, Giani ha sconfitto il candidato del centrodestra Alessandro Tomasi, appoggiato da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Noi Moderati.
Alle ore 18 di lunedì 13 ottobre lo scrutinio è ancora in corso, ma la distanza tra Giani e Tomasi non è colmabile. Con oltre 1.500 sezioni elettorali scrutinate sulle 3.922 totali, Giani è primo con circa il 54 per cento dei voti, mentre Tomasi è al 41 per cento circa. L’altra candidata, Antonella Bundu, sostenuta dalla lista “Toscana rossa”, è intorno al 5 per cento.
L’affluenza al voto è stata intorno al 48 per cento: in altre parole, in queste elezioni regionali in Toscana ha votato meno di un elettore su due. Rispetto alle scorse elezioni l’affluenza è calata di quasi 15 punti: nel 2020, infatti, aveva votato il 62,6 per cento degli elettori, in concomitanza con il referendum costituzionale sul taglio del numero dei parlamentari.
La Toscana è la quarta regione al voto quest’anno, dopo le Marche e la Valle d’Aosta, dove si è votato il 28 e 29 settembre, e la Calabria, dove si è votato il 5 e 6 ottobre. Nelle Marche e in Calabria hanno vinto i presidenti uscenti di centrodestra, Francesco Acquaroli (Fratelli d’Italia) e Roberto Occhiuto (Forza Italia). In Valle d’Aosta – dove il presidente di regione non viene eletto direttamente dagli elettori, ma dai consiglieri regionali – il partito più votato è stato l’Union Valdôtaine, che per governare la regione dovrà però allearsi con altri partiti.
La prossima tornata di elezioni regionali si terrà il 23 e 24 novembre, quando saranno chiamati alle urne i cittadini di Puglia, Veneto e Campania.
Alle ore 18 di lunedì 13 ottobre lo scrutinio è ancora in corso, ma la distanza tra Giani e Tomasi non è colmabile. Con oltre 1.500 sezioni elettorali scrutinate sulle 3.922 totali, Giani è primo con circa il 54 per cento dei voti, mentre Tomasi è al 41 per cento circa. L’altra candidata, Antonella Bundu, sostenuta dalla lista “Toscana rossa”, è intorno al 5 per cento.
L’affluenza al voto è stata intorno al 48 per cento: in altre parole, in queste elezioni regionali in Toscana ha votato meno di un elettore su due. Rispetto alle scorse elezioni l’affluenza è calata di quasi 15 punti: nel 2020, infatti, aveva votato il 62,6 per cento degli elettori, in concomitanza con il referendum costituzionale sul taglio del numero dei parlamentari.
La Toscana è la quarta regione al voto quest’anno, dopo le Marche e la Valle d’Aosta, dove si è votato il 28 e 29 settembre, e la Calabria, dove si è votato il 5 e 6 ottobre. Nelle Marche e in Calabria hanno vinto i presidenti uscenti di centrodestra, Francesco Acquaroli (Fratelli d’Italia) e Roberto Occhiuto (Forza Italia). In Valle d’Aosta – dove il presidente di regione non viene eletto direttamente dagli elettori, ma dai consiglieri regionali – il partito più votato è stato l’Union Valdôtaine, che per governare la regione dovrà però allearsi con altri partiti.
La prossima tornata di elezioni regionali si terrà il 23 e 24 novembre, quando saranno chiamati alle urne i cittadini di Puglia, Veneto e Campania.