Elezioni in Lombardia: come si vota e le liste dei candidati

I nomi in corsa per il consiglio regionale sono più di mille, tra cui alcuni noti nel mondo del giornalismo e della sanità
ANSA
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Domenica 12 febbraio, dalle ore 7 alle 23, e lunedì 13 febbraio, dalle 7 alle 15, gli elettori in Lombardia voteranno per eleggere il nuovo presidente della regione e gli 80 nuovi membri del consiglio regionale

I candidati alla carica di presidente sono quattro: Attilio Fontana (centrodestra), Pierfrancesco Majorino (centrosinistra e Movimento 5 stelle), Letizia Moratti (Azione-Italia viva) e Mara Ghidorzi (Unione popolare). I due candidati più votati avranno diritto a un posto nel consiglio comunale.

La lista dei candidati

I candidati alla carica di consigliere regionale sono 1.015, tra cui ci sono nomi noti, soprattutto del giornalismo e della sanità. Per esempio Vittorio Feltri, 79 anni, attuale direttore editoriale del quotidiano Libero, è candidato al consiglio regionale per Fratelli d’Italia. Feltri era già stato candidato per il partito di Giorgia Meloni alle elezioni comunali a Milano a ottobre 2021, risultando eletto in consiglio comunale con il numero più alto di preferenze della sua lista. In seguito, a giugno 2022 Feltri si era dimesso per motivi di salute. Tra i giornalisti ci sono poi Noemi Azzurra Barbuto, candidata per Fratelli d’Italia ed ex giornalista di Libero; Maso Nogara Notarianni, collaboratore del quotidiano Domani e marito dell’ex presidente della Ong Emergency Cecilia Strada, candidato nella lista del Partito democratico; Francesca Ulivi, candidata per la lista civica a sostegno di Majorino; e Paola Pizzighini, candidata per nella lista del Movimento 5 stelle. 

Tra i candidati consiglieri ci sono alcuni personaggi noti della sanità lombarda, come il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Ircss Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio di Milano e candidato nella lista civica di Majorino, e Luca Enrico Degani, presidente della sezione lombarda dell’Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale (Uneba), l’associazione delle Rsa, candidato nella lista civica di Fontana. 

Il direttore d’orchestra Alberto Veronesi, figlio dell’oncologo Umberto Veronesi morto nel 2016, è candidato nella lista di Fratelli d’Italia. Negli ultimi anni Veronesi è diventato famoso per i cambi di casacca: nel 2016 si era candidato al consiglio comunale a Milano con il Partito democratico, nel 2020 si era candidato al consiglio regionale della Toscana sempre con il Pd, per poi candidarsi nel 2021 a sindaco di Lucca, in Toscana, per Azione-Italia viva e infine passare a Fratelli d’Italia. 

Consulta qui l’elenco dei candidati al consiglio regionale della Lombardia

Come si vota

In base alla legge elettorale regionale, in Lombardia viene eletto presidente il candidato che ha ottenuto il maggior numero di voti al primo turno. I consiglieri regionali vengono eletti attraverso un sistema proporzionale su base circoscrizionale. In sostanza, le varie liste ricevono un numero di seggi in consiglio regionale in proporzione ai voti ottenuti in ciascuna circoscrizione della Lombardia. Il territorio regionale è diviso in 12 circoscrizioni, che corrispondono alle province (Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, città metropolitana di Milano, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio, Varese) e ogni partito presenta una propria lista di candidati in ciascuna di esse. Ogni circoscrizione elegge un numero diverso di consiglieri, in base alla popolazione. 

Le liste che non superano il 3 per cento dei voti a livello regionale non ottengono nessun seggio in consiglio regionale, a meno che non abbiano sostenuto un candidato presidente che abbia ottenuto almeno il 5 per cento dei voti. La legge elettorale della Lombardia prevede anche un premio di maggioranza per la coalizione vincitrice. Quest’ultima riceve almeno il 55 per cento dei seggi in consiglio se il presidente ha ottenuto meno del 40 per cento dei voti, mentre ottiene almeno il 60 per cento dei seggi se ha ottenuto un risultato uguale o superiore al 40 per cento. Alla coalizione vincente non possono comunque essere attribuiti più del 70 per cento dei seggi in consiglio regionale.

L’elettore vota su un’unica scheda e ha a disposizione più modi per votare: può votare per un candidato alla carica di presidente della regione; votare per un candidato presidente e per una delle liste collegate; votare per un candidato presidente e per una lista a esso non collegata (il cosiddetto “voto disgiunto”); oppure votare a favore solo di una lista. In questo ultimo caso, il voto va in automatico anche a favore del candidato presidente di quella lista.

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