Nelle prossime settimane i ministri delle Finanze dei 27 Stati membri dell’Unione europea dovranno eleggere il prossimo presidente della Banca europea degli investimenti (Bei). Questa è un’istituzione finanziaria dell’Ue che finanzia progetti e investimenti in linea con gli obiettivi comunitari come lo sviluppo sostenibile, l’innovazione e la coesione economica e sociale. Il 1° gennaio 2024 scadrà infatti il mandato dell’attuale presidente tedesco Werner Hoyer, in carica dal 2012. La prima data utile per la nomina del suo successore potrebbe essere il 17 ottobre, quando i 27 ministri si riuniranno in Lussemburgo per il Consiglio “Economia e finanza” (Ecofin), una delle formazioni in cui si riunisce il Consiglio dell’Ue.
L’8 settembre è stata ufficializzata la lista dei candidati alla presidenza della Bei. Tra di loro c’è anche l’italiano Daniele Franco, che ha ricoperto l’incarico di ministro dell’Economia e delle Finanze nel governo Draghi. Qualora venisse eletto, Franco sarebbe il terzo italiano a presiedere la Bei dopo Pietro Campilli (1958-1959) e Paride Formentini (1959-1970).
Ma che ruolo ricopre la Bei nella macchina europea? E chi sono gli altri candidati che si contenderanno la guida dell’ente con Franco?
L’8 settembre è stata ufficializzata la lista dei candidati alla presidenza della Bei. Tra di loro c’è anche l’italiano Daniele Franco, che ha ricoperto l’incarico di ministro dell’Economia e delle Finanze nel governo Draghi. Qualora venisse eletto, Franco sarebbe il terzo italiano a presiedere la Bei dopo Pietro Campilli (1958-1959) e Paride Formentini (1959-1970).
Ma che ruolo ricopre la Bei nella macchina europea? E chi sono gli altri candidati che si contenderanno la guida dell’ente con Franco?