Uno degli argomenti più usati da chi è contrario all’introduzione del salario minimo legale in Italia è quello secondo cui una soglia retributiva minima, fissata per legge, danneggerebbe il mercato del lavoro e l’economia. Secondo alcuni, un salario minimo per legge avrebbe effetti negativi sull’occupazione, perché se un’impresa è costretta ad assumere un lavoratore con l’obbligo di pagarlo con una retribuzione minima, il rischio è che aumenterebbero i costi per le aziende, incentivando la non assunzione di personale. Secondo altri, il salario minimo danneggerebbe la contrattazione collettiva nazionale, ossia gli accordi siglati tra i sindacati e i datori di lavoro, una posizione sostenuta, tra gli altri, anche dal ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta (Forza Italia).
Al momento l’Italia è uno dei sei Paesi dell’Unione europea dove non è in vigore un salario minimo, che è presente anche nella maggioranza dei Paesi membri dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), che raggruppa le principali nazioni sviluppate del mondo. E proprio i Paesi che hanno un salario minimo sono da anni oggetto di molti studi da parte degli economisti che si chiedono se questa misura danneggi davvero oppure no il mercato del lavoro.
Che cosa dice la letteratura scientifica su questo tema? Tenendo sempre a mente che ogni Paese ha le sue peculiarità (per esempio l’Italia è tra quelli con una maggiore diffusione della contrattazione nazionale collettiva), possiamo comunque dire che gli studi principali e più aggiornati non suggeriscono effetti particolarmente dannosi del salario minimo sull’economia e sul mercato del lavoro.
Al momento l’Italia è uno dei sei Paesi dell’Unione europea dove non è in vigore un salario minimo, che è presente anche nella maggioranza dei Paesi membri dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), che raggruppa le principali nazioni sviluppate del mondo. E proprio i Paesi che hanno un salario minimo sono da anni oggetto di molti studi da parte degli economisti che si chiedono se questa misura danneggi davvero oppure no il mercato del lavoro.
Che cosa dice la letteratura scientifica su questo tema? Tenendo sempre a mente che ogni Paese ha le sue peculiarità (per esempio l’Italia è tra quelli con una maggiore diffusione della contrattazione nazionale collettiva), possiamo comunque dire che gli studi principali e più aggiornati non suggeriscono effetti particolarmente dannosi del salario minimo sull’economia e sul mercato del lavoro.