Tutti i dati sul Superbonus in tre grafici e una mappa

Gli oneri del bonus edilizio hanno raggiunto gli 85 miliardi di euro, ma tra le regioni ci sono ampie differenze sugli importi e sugli edifici beneficiari
Ansa
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Il 13 settembre, durante un question time alla Camera, il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti (Lega) ha dichiarato che il governo Meloni non prorogherà il Superbonus nel 2024, nella forma attualmente in vigore. «Se da una parte la stima dell’impatto macroeconomico del Superbonus 110 per cento è incerta, dall’altra la quantificazione dei costi per le finanze pubbliche è certa», ha detto Giorgetti, giustificando la scelta del governo con gli alti oneri del bonus edilizio per le casse dello Stato.  

Numeri alla mano, vediamo a quanto ammontano finora questi oneri, quanti edifici hanno usufruito del bonus e come cambiano i dati tra le regioni.

Gli oneri del Superbonus

Secondo i dati più aggiornati dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea), al 31 agosto 2023 il Superbonus 110 per cento ha coinvolto oltre 425 mila edifici. Il valore degli investimenti ammessi a detrazione ha raggiunto gli 85 miliardi di euro, di cui l’82 per cento riguarda lavori conclusi. 

La spesa per il Superbonus ha riguardato l’efficientamento energetico e l’adeguamento antisismico di condomini, edifici unifamiliari, unità abitative “funzionalmente indipendenti” (ossia che dispongono di uno o più accessi autonomi dall’esterno e destinati all’abitazione di un singolo nucleo familiare) e castelli. Nel complesso il Superbonus ha riguardato quasi 74 mila condomini, circa 237 mila edifici unifamiliari, 115 mila unità indipendenti e sei castelli.
Sul totale dei lavori ammessi a detrazione, circa 47 miliardi di euro sono stati destinati ai condomini, 27 miliardi agli edifici unifamiliari, oltre 11 miliardi alle unità abitative “funzionalmente indipendenti” e 840 mila euro ai sei castelli. La spesa media è stata di quasi 640 mila euro per ogni condominio, oltre 117 mila euro per gli edifici unifamiliari, più di 98 mila euro per le case “funzionalmente indipendenti” e quasi 282 mila per i castelli.

Gli edifici coinvolti

Quanti edifici sul totale di quelli presenti nel nostro Paese sono stati coinvolti dai lavori del Superbonus? Secondo il censimento [1] condotto da Istat nel 2011, in Italia ci sono circa 12,2 milioni di edifici residenziali. Non sono disponibili i dati della categorizzazione usata da Enea, ma i dati Istat mostrano che gli edifici residenziali con una sola abitazione all’interno sono 6,5 milioni, mentre i restanti hanno più abitazioni: sono 4,2 milioni quelli con due-quattro abitazioni, 719 mila quelli con cinque-otto abitazioni, 324 mila quelli con nove-15 abitazioni e 220 mila quelli con oltre 16 abitazioni. 

Nel complesso il Superbonus ha riguardato il 3,5 per cento circa degli edifici residenziali in Italia. I lavori hanno interessato il 3,6 per cento degli edifici unifamiliari e il 3,5 per cento di condomini e unità abitative “funzionalmente indipendenti”.

Le differenze tra le regioni

Il Superbonus è stato usato in modo diverso tra le varie regioni. I lavori finanziati al 110 per cento hanno infatti riguardato il 5,1 per cento degli edifici residenziali del Veneto, ma solo l’1,9 per cento di quelli in Sicilia. Con il 4,6 per cento ci sono anche Toscana, Lombardia ed Emilia-Romagna, Lazio e Trentino-Alto Adige con il 4,2 per cento e Friuli-Venezia Giulia con il 4 per cento.  

In sette regioni la percentuale di villette che hanno usufruito del Superbonus è stata maggiore della percentuale di condomini. In Campania, per esempio, il 3,3 per cento delle abitazioni unifamiliari ha usufruito del bonus contro il 2,1 per cento dei condomini, mentre in Trentino-Alto Adige lo ha usato il 4,9 per cento dei condomini e il 3,5 per cento delle villette. 

Anche il valore della spesa media cambia parecchio tra le regioni. In media ogni intervento in Valle d’Aosta è costato 273 mila euro, mentre in Toscana 151 mila euro. Basilicata e Campania sono poco sopra i 250 mila euro, mentre il Veneto si ferma a 155 mila euro, con Sardegna e Friuli-Venezia Giulia a 164 mila euro.
[1] I dati sono visualizzabili cliccando sulla voce “Edifici residenziali per numero di abitazioni”

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