Nelle prossime elezioni amministrative di ottobre saranno rinnovati i sindaci di molti comuni italiani, tra cui diversi capoluoghi di provincia e di regione, e si voterà anche per il nuovo presidente della Regione Calabria e per due seggi vacanti alla Camera dei deputati, nelle circoscrizioni di Siena (dove corre il segretario del Pd Enrico Letta) e Roma Primavalle.
Analizziamo quali sono le date del voto, per poi vedere quali sono i principali numeri di questa tornata elettorale comunale.
Quando si vota?
Nelle regioni a statuto ordinario e nella Regione Friuli-Venezia Giulia il primo turno è previsto per il 3 e 4 ottobre, mentre gli eventuali ballottaggi sono fissati per il 17 e il 18 ottobre. In Sicilia e Sardegna invece si voterà il 10 e 11 ottobre, con eventuali ballottaggi il 24 e il 25 dello stesso mese. In Trentino-Alto Adige date simili, il 10 ottobre il primo turno e il 24 il ballottaggio, ma il voto è concentrato in un’unica giornata.
In Valle d’Aosta si è già votato, il 19 e il 20 settembre, per il rinnovo di un unico comune (Ayas), dove ha vinto il sindaco uscente Alex Brunod (candidato civico).
Quanti comuni e abitanti sono coinvolti
I comuni chiamati al voto in ottobre sono in totale 1.342 [1], un sesto abbondante dei 7.904 totali. Gli abitanti di questi comuni sono nel complesso più di 15 milioni di persone, un quarto abbondante della popolazione residente in Italia.
La regione con più comuni chiamati al voto è la Lombardia (236), seguita da Piemonte (152), Campania (141), Lazio (106) e Sardegna (98). Al capo opposto della classifica troviamo il Trentino-Alto Adige (8) e l’Umbria (12).
A livello di popolazione, la regione che ha più abitanti interessati dal rinnovo dei comuni è il Lazio, con quasi 3,4 milioni di persone coinvolte. Seguono la Lombardia (2,7 milioni abbondanti) e la Campania (quasi 2,2 milioni). Ultimi in classifica arrivano il Trentino-Alto Adige (meno di 50 mila abitanti interessati) e il Molise (55 mila).
I capoluoghi di regione e di provincia
I capoluoghi di regione dove si voterà il prossimo 3-4 ottobre sono sei: Roma (Lazio), Milano (Lombardia), Napoli (Campania), Torino (Piemonte) – le quattro città più popolose d’Italia – Bologna (Emilia-Romagna) e Trieste (Friuli-Venezia Giulia).
Leggi anche: La mappa delle alleanze alle elezioni comunali del 3-4 ottobre
Ci sono poi altri 14 capoluoghi di provincia, oltre a quelli appena citati, interessati dalle elezioni in questo ottobre. In Campania, oltre a Napoli, si vota anche a Salerno, Caserta e Benevento. In Emilia-Romagna, anche a Rimini e Ravenna. In Lombardia a Varese, nel Lazio a Latina, in Piemonte a Novara, in Friuli-Venezia Giulia a Pordenone, in Liguria a Savona, in Toscana a Grosseto, in Molise a Isernia, in Calabria a Cosenza e in Sardegna a Carbonia.
In conclusione
Alle elezioni amministrative di ottobre 2021 saranno chiamati al voto più di un sesto del totale dei comuni italiani, coinvolgendo una popolazione superiore a un quarto del totale nazionale.
Andranno al voto le principali città del Paese, in particolare Roma, Milano, Napoli, Torino e Bologna e, nel complesso, saranno 20 i capoluoghi di provincia coinvolti dalle elezioni, tra cui 6 capoluoghi di regione.
Viste le dimensioni, per quanto siano ovviamente da tenere in conto i vari fattori che operano a livello locale, si capisce perché la politica italiana si accinga a questo voto considerandolo un test di livello nazionale.
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[1] I dati relativi alle regioni a statuto ordinario sono presi dall’elenco ufficiale del Ministero dell’Interno relativo a queste elezioni, i dati relativi alle regioni a statuto speciale sono presi o dai decreti di convocazione dei comizi elettorali riportati sul sito del Viminale o, se qui assenti, dal sito tuttitalia.it, che aggrega i dati disponibili sui siti istituzionali
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