Dagli oltre 25 mila euro spesi da Catello Maresca a Napoli fino ai quasi 5 mila di Carlo Calenda a Roma, la campagna elettorale per le amministrative del 3 e 4 ottobre si gioca anche sui social, attraverso pubblicità e sponsorizzazioni. A eccezione di alcuni casi, come Virginia Raggi e Luca Bernardo, la maggioranza dei candidati sindaco dei capoluoghi di regione che andranno al voto sta investendo molto per le aumentare le prestazioni delle proprie pagine Facebook e Instagram.
Attraverso la piattaforma Ad Library di Facebook abbiamo analizzato i profili dei principali candidati sindaco di Roma, Milano, Napoli, Bologna e Torino e abbiamo verificato la loro spesa per la pubblicità sui social, prendendo come riferimento gli ultimi tre mesi [1].
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Roma: zero spese social per Virginia Raggi
Partiamo con la situazione a Roma. Qui la sindaca uscente Virginia Raggi non ha investito, ad oggi, nemmeno un euro per sponsorizzate su Facebook e Instagram. Al 19 settembre, chi ha speso di più per la propria campagna social è il candidato del centrosinistra Roberto Gualtieri, che da fine giugno ha speso più di 16 mila euro attraverso il “Comitato per Roberto Gualtieri Sindaco di Roma Capitale” per un totale di 460 post pubblicizzati. A seguire, c’è Enrico Michetti, candidato del centrodestra, che al 19 settembre, attraverso il suo comitato elettorale, ha investito più di 10 mila euro per 98 post.
Per quanto riguarda la campagna online di Carlo Calenda, il discorso è un po’ più complesso. Perché oltre al proprio comitato elettorale, l’ex ministro dello sviluppo economico beneficia dei finanziamenti del proprio partito, Azione. Da fine giugno a oggi il comitato elettorale Carlo Calenda sindaco ha investito quasi 5 mila euro per sponsorizzare sei post del profilo di Calenda.
Ben più consistente è stato invece il contributo di Azione. Nel giro di tre mesi, il partito ha speso per Calenda più di 20 mila euro per pubblicizzare 55 contenuti Facebook.
Milano: la macchina della propaganda dell’outsider Paragone
La campagna elettorale online dei candidati a sindaco di Milano è, almeno per quanto riguarda il denaro investito, una delle più particolari, perché tutti e tre i candidati principali – il primo cittadino uscente Beppe Sala, il moderato Luca Bernardo e l’M5s Layla Pavone – sembrano condurre una campagna social con poche risorse.
La cronologia delle inserzioni mostra che il comitato elettorale del candidato del centrosinistra Sala ha iniziato a sponsorizzare i post a partire dal 6 agosto e fino ad oggi ha speso poco più di 1.400 euro per 58 post. Dal canto suo, il candidato del centrodestra Bernardo non sembra aver investito nulla per le sponsorizzate su Facebook. Pavone invece ha speso solo 128 euro, ma la prima sponsorizzata della sua pagina è parecchio recente, dato che risale al 17 settembre.
Il candidato sindaco di Milano che sta spendendo di più per i social è l’ex senatore del Movimento 5 stelle, ora leader di ItalExit, Gianluigi Paragone. Il 9 luglio l’ex conduttore de La Gabbia ha aperto la pagina “Milano Paragone sindaco”, che ha già superato i 15 mila follower. Dalle nostre verifiche, negli ultimi tre mesi, la pagina risulta aver speso 3.265 euro di sponsorizzate, circa un migliaio al mese, 788 euro nella settimana tra il 13 e il 19 settembre. I soldi stanziati per la pubblicità non sembrano provenire direttamente da Gianluigi Paragone, ma dalla In Movimento S.r.l.s. [2], società con sede legale a Roma che gestisce il sito di ItalExit.
Inoltre, come già raccontato da Pagella Politica, l’ex giornalista ha anche una sua pagina personale, dove si occupa di temi nazionali, come le misure contro il contagio da Covid-19, il green pass e l’obbligo vaccinale. Negli ultimi tre mesi, Paragone ha speso più di 8 mila euro per sponsorizzare solo 12 post nella sua pagina. In totale, nel corso degli ultimi due anni Paragone ha investito più di 91 mila euro per la pubblicità social, raggiungendo quasi un milione e 200 mila follower.
– Leggi anche: Per vincere a Milano, Bernardo è pronto a spendere 40 volte più di Sala
Da Maresca a Damilano, chi spende di più a Napoli, Bologna e Torino
Il 3 e 4 ottobre si voterà anche a Napoli, Bologna e Torino. E anche in queste città i principali candidati stanno investendo per la loro campagna sui social. Due sono i casi che spiccano. Il primo è quello di Catello Maresca, 49 anni, magistrato, ex membro della Direzione distrettuale antimafia, già sostituto procuratore della Procura Generale di Napoli. Candidato sindaco per il centrodestra a Napoli, Maresca ha attivato la pagina Facebook per la sua campagna elettorale lo scorso 24 maggio e nel giro di quattro mesi ha già speso 25.381 euro di sponsorizzate, più di 6 mila al mese, 2.370 tra il 13 e il 19 settembre. Per avere un ordine di grandezza, negli ultimi tre mesi la pagina di Maresca è quella che ha speso di più in sponsorizzate, tra le pagine di politici o partiti, dopo quella di Matteo Salvini, della Lega e di Fratelli d’Italia [3].
A Napoli, dopo Maresca, c’è il candidato del centrosinistra Gaetano Manfredi, ben lontano dalla cifra investita dal candidato del centrodestra. Basti osservare che dal 22 giugno Manfredi ha speso meno di 3 mila euro. Molto più staccata infine la candidata della lista Democrazia e autonomia Alessandra Clemente, che ha iniziato a pubblicizzare i suoi post dal 31 maggio 2021, spendendo 986 euro per 20 inserzioni.
A Torino il candidato che spende di più per le sponsorizzate è invece l’imprenditore Paolo Damilano. Candidato con il centrodestra, Damilano ha lanciato la sua candidatura il 4 dicembre 2020 e nel giro di dieci mesi ha investito poco più di 10 mila euro per le sponsorizzate sulla sua pagina, quasi 7 mila negli ultimi tre mesi. Dopo Damilano, c’è Stefano Lo Russo, candidato del centrosinistra, il cui comitato elettorale ha iniziato a sponsorizzare i suoi post dal 12 maggio, spendendo finora 2.494 euro. Infine c’è la grillina Valentina Sganga, che dal 15 agosto ha investito poco meno di mille euro per dieci sponsorizzate.
Infine, è interessante notare che a Bologna il candidato che spende di più per i social è Fabio Battistini, candidato del centrodestra. Con una pagina creata il 16 aprile 2021, Battistini negli ultimi tre mesi ha investito 2.632 più di mille nella settimana tra il 13 e il 19 settembre. Il candidato del centrosinistra Matteo Lepore ha invece speso poco più di 800 euro, dei quali più di 700 tra il 13 e il 19 settembre.
In conclusione
Nella campagna elettorale in vista delle elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre la maggioranza dei candidati sindaco nelle principali città al voto sta spendendo migliaia di euro per la pubblicità su Facebook e Instagram. A Roma – fatta eccezione per Virginia Raggi, che non sembra spendere nulla per i social – Michetti, Gualtieri e Calenda hanno speso migliaia di euro per la loro campagna, con il candidato del centrosinistra a primeggiare con 16 mila euro investiti per sponsorizzate e pubblicità in poco più di due mesi.
A Milano invece è Gianluigi Paragone a svettare sugli altri candidati per spesa sui social per quanto riguarda le sponsorizzazioni. L’ex senatore del M5s, ora leader di ItalExit, da luglio è sostenuto dalla pagina Facebook “Milano Paragone sindaco” che ha investito più di tremila euro per le sponsorizzate. Questo senza contare che, attraverso la sua pagina personale, Paragone ha speso oltre 91 mila euro per la pubblicità social nel corso degli ultimi due anni.
Per quanto riguarda le altre città, Catello Maresca, candidato sindaco di Napoli per il centrodestra, è il candidato che spende più di tutti in Italia per la sua pagina Facebook dopo Matteo Salvini, Lega e Fratelli d’Italia.
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[1] Nella sezione “Monitoraggio della spesa” selezionare “Ultimi 90 giorni” e inserire il nome del candidato di cui si vuole visualizzare le spese
[2] Alla voce “Spesa totale sostenuta dalla Pagina” cliccare su “Vedi i dettagli sulla spesa”
[3] Per visualizzare la classifica è necessario scorrere nella pagina fino a “Spesa per inserzionista” e selezionare “Ultimi 90 giorni”
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