Mercoledì 19 giugno iniziano gli esami di maturità, con la prima prova scritta che coinvolgerà oltre 500 mila studenti delle scuole superiori. Dallo scorso anno sono tornate in vigore le regole “normali” dell’esame di Stato che erano state in parte sospese e modificate tra il 2020 e il 2022 a causa della pandemia di Covid-19. E proprio negli ultimi quattro anni, i voti dati alla maturità sono aumentati rispetto al periodo precedente.
Secondo le rielaborazioni di Pagella Politica dei dati del Ministero dell’Istruzione e del Merito [1], l’anno scorso il 10 per cento degli studenti alla maturità ha preso un voto pari a 100 o 100 e lode. Negli anni prima della pandemia, questa percentuale si aggirava intorno al 7 per cento. Nel 2020 il 12 per cento degli studenti ha preso il massimo dei voti, nel 2021 il 17 per cento e nel 2022 il 13 per cento. Negli ultimi tre anni è aumentata anche la percentuale degli studenti che ha preso un voto tra 91 e 99: era pari al 10 per cento nel 2019, è salita al 16 per cento nel 2020 e nel 2021, nel 2022 è stata pari al 15 per cento e l’anno scorso è stata al 12 per cento.
Tra il 2020 e il 2023 è calata anche la quota di studenti che ha preso un voto tra 60 e 70. Nel 2019 era pari al 38 per cento degli studenti (più di uno su tre), percentuale scesa al 26 per cento nel 2020, al 23 per cento nel 2021, al 24 per cento nel 2022 e al 31 per cento nel 2023.
Secondo le rielaborazioni di Pagella Politica dei dati del Ministero dell’Istruzione e del Merito [1], l’anno scorso il 10 per cento degli studenti alla maturità ha preso un voto pari a 100 o 100 e lode. Negli anni prima della pandemia, questa percentuale si aggirava intorno al 7 per cento. Nel 2020 il 12 per cento degli studenti ha preso il massimo dei voti, nel 2021 il 17 per cento e nel 2022 il 13 per cento. Negli ultimi tre anni è aumentata anche la percentuale degli studenti che ha preso un voto tra 91 e 99: era pari al 10 per cento nel 2019, è salita al 16 per cento nel 2020 e nel 2021, nel 2022 è stata pari al 15 per cento e l’anno scorso è stata al 12 per cento.
Tra il 2020 e il 2023 è calata anche la quota di studenti che ha preso un voto tra 60 e 70. Nel 2019 era pari al 38 per cento degli studenti (più di uno su tre), percentuale scesa al 26 per cento nel 2020, al 23 per cento nel 2021, al 24 per cento nel 2022 e al 31 per cento nel 2023.