La commissione che valuterà il caso Donzelli è stata istituita

Avrà tempo fino al 10 marzo per esprimersi sulle parole in aula del deputato di Fratelli d’Italia riguardo la vicenda dell’anarchico Cospito
ANSA/GIUSEPPE LAMI
ANSA/GIUSEPPE LAMI
Venerdì 3 febbraio il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha accolto la richiesta avanzata dal Partito democratico e ha nominato una commissione per valutare quanto detto in aula, lo scorso 31 gennaio, dal deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli. In un intervento alla Camera, Donzelli aveva criticato alcuni parlamentari del Partito democratico per aver fatto visita in carcere all’anarchico Alfredo Cospito, in sciopero della fame da ottobre scorso contro il regime del 41-bis (il cosiddetto “carcere duro”). Nella sua accusa il deputato di Fratelli d’Italia aveva però svelato alcune conversazioni fatte da Cospito con un paio di mafiosi in carcere che molto probabilmente dovevano rimanere riservate e che gli erano state fornite dal compagno di partito e sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. In aula Donzelli aveva chiuso il suo intervento chiedendosi «se questa sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi con la mafia».
Le parole del deputato di Fratelli d’Italia erano state subito criticate da tutti i partiti dell’opposizione. Nelle ore successive era arrivata inoltre la richiesta di costituire il cosiddetto “Giurì d’onore”, in base a quanto previsto dall’articolo 58 del regolamento della Camera, per verificare quanto accaduto. «Quando nel corso di una discussione un deputato sia accusato di fatti che ledano la sua onorabilità, egli può chiedere al presidente della Camera di nominare una commissione la quale giudichi la fondatezza dell’accusa», spiega il regolamento. «Alla commissione può essere assegnato un termine per presentare le sue conclusioni alla Camera, la quale ne prende atto senza dibattito né votazione». Come sottolinea l’Ansa, l’istituzione del Giurì d’onore è stata poco frequente nel corso della storia. In passato alcuni parlamentari sono riusciti a evitarne il giudizio, che comunque non ha particolari conseguenze concrete, chiedendo scusa per eventuali loro dichiarazioni ritenute offensive.

Secondo l’agenzia stampa Public Policy, la commissione istituita da Fontana dovrà riferire all’aula entro il prossimo 10 marzo. Della commissione faranno parte Sergio Costa (Movimento 5 stelle), nominato presidente, Fabrizio Cecchetti (Lega), Annarita Patriarca (Forza Italia), Roberto Giachetti (Azione-Italia viva) e Alessandro Colucci (Noi moderati).

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