La prossima settimana – forse già lunedì 21 o martedì 22 giugno – Giuseppe Conte potrebbe presentare il nuovo Statuto del Movimento 5 stelle. Fra gli ultimi nodi da risolvere, ce n’è uno particolarmente delicato: la ridefinizione del ruolo del garante Beppe Grillo.
Vediamo i dettagli.
Limiti al ruolo del garante?
Secondo le indiscrezioni degli ultimi giorni – con qualche anticipazione già nei mesi passati – il nuovo Statuto del M5s potrebbe ridimensionare il ruolo del garante Beppe Grillo.
L’attuale Statuto definisce il garante come «custode dei valori fondamentali dell’azione politica dell’Associazione» Movimento 5 stelle. Nel nuovo testo curato da Conte, invece, verrebbero stabiliti confini più netti, che impedirebbero a Grillo interventi sulla linea politica. Sarebbero solo il capo politico e la segretaria, con i gruppi parlamentari e occasionalmente consultando gli iscritti, a decidere la direzione politica del Movimento.
Le limitazioni metterebbe al sicuro il Movimento dalle uscite non di rado controverse di Beppe Grillo. Solo negli ultimi mesi i Cinquestelle si sono trovati in discreto imbarazzo per il video in cui Grillo si scagliava contro la presunta vittima di stupro in in una vicenda giudiziaria che vede coinvolto il figlio Ciro e le posizioni espresse sulla persecuzione degli Uiguri in Cina.
La modifica dello Statuto sulla figura del garante avrebbe creato delle frizioni tra Beppe Grillo – che ha voluto e investito personalmente Giuseppe Conte del ruolo di rifondare il suo M5s – e l’ex premier. Il 17 giugno fonti all’interno del Movimento 5 stelle hanno smentito alle agenzie di stampa che sia così: Grillo e Conte starebbero «lavorando in un clima di estrema collaborazione, anche personale, per limare gli ultimi dettagli dello Statuto» e venerdì 18 giugno «dovrebbero concordare la versione definitiva» del documento.
Non è ancora chiaro se l’incontro fra Conte e Grillo avverrà a Roma o nella casa del comico a Marina di Bibbona, in provincia di Livorno.
Gli iscritti chiamati al voto
Intanto in questi giorni gli iscritti – le cui liste sono tornati nella mani del Movimento dopo una lunga querelle con l’Associazione Rousseau – stanno ricevendo delle email firmate dallo staff M5s nella quale si chiede l’integrazione di alcuni dati, fra cui il codice fiscale, in vista della «prossima votazione assembleare».
Quanto ai tempi, la settimana fra il 21 e il 25 giugno dovrebbe tenersi un evento per il lancio del nuovo Movimento e la presentazione di Statuto e Carta dei valori.
Il 15 giugno, nel corso di un’assemblea congiunta di deputati e senatori, il reggente Vito Crimi avrebbe ricordato che, una volta presentato lo Statuto, dovranno passare 15 giorni prima che gli iscritti si esprimano con il voto online. Si stima quindi che fra il 10 e il 15 luglio possa tenersi il voto online che investirà ufficialmente Giuseppe Conte come leader del Movimento 5 stelle.
Cittadinanza
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