Il calo della produzione industriale in Italia è tra i peggiori in Europa

La riduzione è in corso da tempo e coinvolge vari Paesi europei, il nostro più che altrove
ANSA
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Nel 2024 la produzione industriale italiana è calata del 3,5 per cento rispetto al 2023, secondo i dati più aggiornati pubblicati da ISTAT. Da ottobre 2022, ossia da quando si è insediato il governo Meloni, l’ultimo mese in cui la produzione industriale è cresciuta rispetto allo stesso mese dell’anno precedente è stato gennaio 2023: in tutti e 23 i mesi successivi c’è stato un calo, con la riduzione peggiore registrata proprio a dicembre 2024 (-7,1 per cento rispetto dicembre 2023). 

Numeri alla mano, la produzione industriale italiana – che ha iniziato a calare durante il precedente governo di Mario Draghi – sta diminuendo più della media europea. E tra i grandi Stati membri dell’Unione europea, peggio dell’Italia sta facendo solo la Germania.

Il confronto con l’Europa

La produzione industriale è calcolata attraverso un indice, che misura come cambia nel tempo il volume fisico della produzione delle industrie di un Paese, escludendo quelle del settore delle costruzioni. Per capire come è cambiata la produzione industriale italiana durante il governo Meloni rispetto a quella negli altri Paesi europei, abbiamo analizzato gli indici della produzione industriale forniti da Eurostat, l’istituto di statistica dell’Ue, relativi al periodo tra novembre 2022 e dicembre 2024. 

Eurostat pone a 100 il valore che l’indice della produzione industriale dei Paesi Ue aveva nel 2021. Da quando è in carica il governo Meloni, l’indice italiano è passato da 98,3 a 91,3 punti, registrando un calo del 7,3 per cento. Nello stesso periodo, l’indice della produzione industriale nei 27 Paesi Ue è calato invece del 5,2 per cento.

L’Italia ha registrato diminuzioni maggiori soprattutto nella produzione di automobili e mezzi di trasporto, di pelle, di legno e metallo. In generale, i settori in cui è in calo la produzione industriale italiana sono gli stessi in cui è in calo quella dell’Ue, fatta eccezione per il settore farmaceutico dove a livello europeo c’è stata una crescita, mentre in Italia un calo.