La capacità dell’Italia di spendere i fondi dell’Unione Europea rimarrà sempre un forte punto debole del nostro sistema Paese. Matteo Renzi, in questa dichiarazione, prende come esempio la Polonia come Paese da emulare nell’utilizzo dei fondi europei.






Grazie alle statistiche del sito Ue sui Fondi di Coesione (aggiornate al 15 aprile 2014) abbiamo la possibilità di verificare quanto detto da Renzi.



Iniziamo dicendo che la Polonia è il Paese che ha ricevuto più fondi dall’Unione Europea, ben 67 miliardi di euro, per il settennato appena finito 2007-2013.



In questa particolare classifica, il nostro Paese si classifica al terzo posto con 27 miliardi dietro la Spagna con 34.



Per quanto riguarda la capacità di spesa, la situazione è alquanto interessante. Nella mappa a sinistra abbiamo utilizzato vari colori per evidenziare come i Paesi europei spendono i fondi a loro destinati: da verde (molto bene), passando per giallo (così e così), finendo con rosso (molto male). La Polonia ha speso il 70,8% dei Fondi ad essa allocati, ottavo Paese Ue per capacità di spesa. Il Paese più virtuoso risulta essere l’Estonia che ha speso l’84,5% dei soldi a d essa destinati.



Insomma, la Polonia ha certamente fatto meglio dell’Italia (il nostro Paese è fermo al quintultimo posto con il 54% dei fondi spesi), ma è ben lontano dal 97% di cui parla Renzi: “Nì”.



P.S.: specifichiamo che stiamo parlando solamente dei Fondi delle politiche regionali e di coesione, che includono i 201 miliardi del Fondo europeo di Sviluppo Regionale (Fesr), i 76 miliardi del Fondo Sociale Europeo (Fse), e i 70 miliardi del Fondo di Coesione. Escludendo quindi il Fondo europeo gricolo per lo Sviluppo Rurale (Feasr) e il Fondo europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (Feamp)