Vendola torna su un tema centrale del suo programma politico, che avevamo già analizzato qui, gettando però in questo caso molta più carne sul fuoco. Andiamo per punti.
Con il Civil Union Act del 2006 il Sud Africa è stato il primo Paese africano a legalizzare l’unione civile tra due persone dello stesso sesso, definendola “l’unione volontaria tra due persone, solennizzata e registrata o da un matrimonio, ovvero da una partnership civile”. Inoltre il Children’s Act, che ha fatto seguito ad una sentenza della Corte Costituzionale del 2002, consente alle coppie omosessuali l’adozione di minori e la fecondazione assistita.
Stessa situazione, diverso continente: nel 2010 anche l’Argentina ufficializza il matrimonio tra due persone dello stesso sesso (è il primo Paese in America Latina a farlo). La stessa legge consente inoltre alle coppie gay sposate di adottare bambini ed avere accesso a sicurezza sociale e congedo familiare. Come si legge nel portale dell’Ilga, l’Argentina consente inoltre alle coppie lesbiche di ricorrere alla fecondazione assistita.
Vendola ci azzecca anche per quanto riguarda il Brasile. Con una sentenza del 2011, la Corte Suprema nazionale ha deciso di omologare, dal punto di vista dei diritti, le unioni omosessuali al matrimonio omosessuale. Per quanto riguarda le adozioni è compito del giudice decidere caso per caso.
Dopo una serie di dati pressoché corretti, il leader di Sel si lascia forse prendere un po’ la mano e sbaglia il riferimento al contesto europeo. Infatti, come sintetizzato dalla Rainbow Europe Map, la tutela di una qualsivoglia forma di unione tra coppie dello stesso sesso non è prevista in molti Paesi del Vecchio Continente.
Peccato per questo scivolone finale, ma gli errori si pagano. Nichi, “C’eri quasi”!