L’assemblea legislativa dell’Emilia Romagna, con la deliberazione n.35 del marzo 2012, ha introdotto “l’anagrafe pubblica degli eletti e disposizioni sulla trasparenza e l’informazione” con cui, riconoscendo la partecipazione dei cittadini come condizione essenziale per lo sviluppo della vita democratica, “si dota degli adeguati strumenti di trasparenza per la comunicazione della propria attività” (art.1).


Spostamoci ora sull’altro versante dell’Appennino. La Toscana nel 2002 ha approvato la legge n.5 del 2002 titolata “Norme per la trasparenza dell’attività politica e amministrativa del Consiglio regionale della Toscana mirata principalmente a riconoscere i gruppi d’interesse e valorizzarne il ruolo”. Per quanto riguarda la trasparenza intesa come mero accesso agli atti, la legge regionale n. 40 del 2009, relativamente all’accesso ai documenti amministrativi, ha dato attuazione al principio di massima trasparenza e pubblicità dell’azione amministrativa, incorporato nello Statuto (art.54). Inoltre, nel marzo 2012 è stato approvato il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità 2012/2014 del Consiglio regionale.


Dunque, sembra che sia Toscana che Emilia Romagna siano dotate di una legislazione sulla trasparenza dell’azione amministrativa, come dice il candidato alla presidenza del Lazio.


Dato che Zingaretti, nel suo discorso, associa la trasparenza alla parola “partecipazione”, per completezza d’informazione siamo andati a vedere anche come le due Regioni siano messe dal punto di vista normativo sul tema della partecipazione, evidentemente legato a quello della trasparenza. Segnaliamo anche che il 23 maggio 2012 il Consiglio regionale del Lazio ha approvato la legge sulla pubblicazione online del patrimonio d’informazione della Regione e degli enti dipendenti da essa.


L’Emilia Romagna, con la legge regionale n.3 del 09 febbraio 2010, ha introdotto le “norme per la definizione, riordino e promozione delle procedure di consultazione e partecipazione alla elaborazione delle politiche regionali e locali”.


Come riportato anche dall’Osservatorio sulla partecipazione, la Toscana è stata la prima Regione italiana che ha introdotto nel 2007, attraverso la legge regionale n.69, le “norme sulla promozione della partecipazione alla elaborazione delle politiche regionali e locali” con l’obiettivo, tra gli altri, di contribuire a rinnovare la democrazia e le istituzioni e di promuovere la partecipazione a tutti i livelli e in tutti i settori (art. 1, comma 3).


L’avvenuta verifica, in merito al fatto che la trasparenza – oltre alla partecipazione – trovi in Toscana ed Emilia riscontro sul piano legislativo, ci offre elementi sufficienti per premiare il candidato Nicola Zingaretti con un “Vero”.