Beppe Grillo tinge di verde il suo pollice, e lancia la sua crociata a favore degli agricoltori italiani. Nella sua costante lotta contro l’Unione Europea, il leader a 5 stelle fa di questa dichiarazione un’invettiva contro le modalità di Bruxelles di utilizzare i fondi previsti per l’agricoltura: un terzo del bilancio e agricolotori che muoiono di fame.



La porzione di budget Ue che storicamente va all’agricoltura è sempre stata al centro di polemiche, motivo per il quale i numeri in questione sono in decrescita da anni. La Common Agricultural Policy (Cap) ha visto i suoi fondi variare anno dopo anno, trend confermato anche da questo grafico (Cap Expenditure and Cap Reform Path – European Commission). Oltre ad alcune modifiche sulla composizione di una spesa che si è più o meno stabilizzata, quello che emerge è il calo della percentuale del Pil europeo dedicato all’agricoltura, specialmente rispetto a metà degli anni 90.






Nel budget dell’Unione Europea, l’agricoltura rientra nella Policy Area 05 insieme al Rural Development. Grazie al Budget Ue 2013 scopriamo tutti i dettagli della questione: nel 2013, la cifra totale a disposizione dell’Unione Europea per l’attuazione delle sue politiche ammonta a 147.353 miliardi di euro (pag. 1 del documento allegato), con la Policy Area 05 che ne utilizza ben 59.024. Di questi, 14.803 miliardi di euro sono dedicati al Rural Development e vanno, quindi, sottratti dal calcolo totale dei fondi indirizzati all’agricoltura, a cui restano 44.221 miliardi. Ossia, ben il 30% dei fondi totali del budget dell’Unione Europea. Da un terzo (33.33%) dichiarato da Grillo, a 30% la differenza è davvero minima.



Una leggera imprecisione non gli costa la promozione a pieni voti: “Vero” per il leader pentastellato!