Brunetta cerca di abbassare i toni, sdrammatizzando la sconfitta elettorale di Forza Italia.
A detto di Brunetta, addizionando i voti di Fi e Ncd-Udc ricevuti alle europee 2014, si otterrebbe un risultato di poco inferiore a quanto ottenuto dal Popolo delle Libertà nelle politiche del 2013. Per verificare il tutto, utilizziamo i dati del Ministero dell’Interno.
Nelle recenti elezioni europee, Forza Italia ha ottenuto il 16,82% dei voti, mentre Alfano con Ncd-Udc il 4,38, per un totale di 21,2% dei voti in Italia. Fin qui tutti i dati sono giusti da parte del capogruppo di Forza Italia alla Camera.
Passiamo alle scorse politiche, quelle del febbraio del 2013, prima del divorzio fra Berlusconi e Alfano: il Popolo delle Libertà ottenne il 21,56% dei voti, cifra effettivamente di pochissimo superiore al risultato delle Europee.
Due precisazioni dovute. L’Udc nelle scorse politiche rientrava in Scelta Civica per l’Italia, e quindi il suo risultato alle europee andrebbe sottratto dal totale che abbraccia anche i risultati di Ncd, cosa impossibile per ovvi motivi. L’altro elemento da considerare, è che, se anche percentualmente le cose non sono cambiate di molto, in realtà dal punto di vista prettamente numerico lo sono. Considerando i singoli voti, Forza Italia ha poco da stare tranquilla. Nel 2013 il Popolo delle Libertà prese 7.332.134 di voti, mentre alle ultime europee Forza Italia ne ha presi 4.605.331, e Ncd-Udc 1.199.703, per un totale di 5.804.434 preferenze espresse. Il dato da tenere in considerazione è la perdita di 1.527.700 voti in poco più di un anno.
Brunetta sbaglia leggermente il dato sulle politiche 2013, ma non osì tanto da fargli perdere un bel “Vero” da Pagella Politica.