Silvio Berlusconi è sempre stato molto orgoglioso della propria esperienza imprenditoriale, e l’ha più volte rivendicata come la chiave del suo successo anche in contesti particolarmente ostici, come le trattative in ambito europeo. Non è ben chiaro se l’ex premier intendesse affermare di essere stato l’unico capo di governo con un passato da imprenditore tra tutti quelli presenti al tavolo dei Consigli europei ai quali ha partecipato nel suo lungo mandato, ma anche restringendo il campo di ricerca ai ‘soli’ sette Consigli svoltisi nel 2011 prima delle sue dimissioni, ci si accorge che questa dichiarazione è lungi dall’essere vera.


Ricostruiamo qui sotto la composizione del tavolo del Consiglio europeo nei primi 11 mesi del 2011, e segnaliamo in rosso tutti i capi di stato con esperienza nel settore privato (se appaiono due nomi è perchè il governo è cambiato durante l’anno). 


Come si può vedere, Berlusconi non è solo: oltre a lui, si sono seduti attorno al tavolo almeno due leader con passato imprenditoriale. Il più originale tra questi è indubbiamente Boiko Borisov, primo ministro bulgaro che prima di entrare in politica è stato (oltre a vigile del fuoco e guardia del corpo) a capo di una compagnia di sicurezza privata. Vanta un passato imprenditoriale anche Andrus Ansip, primo ministro estone e fondatore di “Radio Tartu”. Meno “imprenditoriali”, ma pur sempre provenienti dal settore privato anche Mark Rutte, primo ministro olandese già manager presso Unilever; e David Cameron, premier britannico che prima di diventare parlamentare fu per sette anni manager alla Carlton Communications, un’agenzia di relazioni pubbliche. Berlusconi si salva dalla “Panzana pazzesca” solo perchè il suo tragitto imprenditoriale è stato più prolifico e redditizio dei suoi quattro colleghi, ma un “pinocchio andante” non glielo leva nessuno!


PS. Triste constatare che sono solo tre le donne che sedevano attorno al tavolo del Consiglio Europeo(i Paesi governati da donne erano tre a fine 2011: Germania, Danimarca e Slovacchia).


Altra curiosità: attorno a questo tavolo da ormai 17 anni è presenza fissa Jean-Claude Juncker, primo ministro del Lussemburgo dal 1995, il più “longevo” capo di governo di una democrazia al mondo.