Volenteroso di partecipare al Congresso del Partito Popolare Europeo (Ppe) a Dublino, Berlusconi sostiene che la sua sarebbe una grande mancanza di rappresentatività vista la consistenza del proprio gruppo.
Presumiamo che con questa dichiarazione Berlusconi intenda dire che la delegazione di Forza Italia in seno al gruppo del Partito Popolare Europeo al Parlamento Europeo è secondo in termini di grandezza.
La sezione “Deputati” del sito del Parlamento Europeo ci permette di individuare per ogni Stato membro e gruppo parlamentare le affiliazioni dei membri dell’assemblea. Tra i 34 membri italiani del gruppo del Ppe gli appartenenti alla delegazione di Forza Italia sono 14, seguiti dai 7 membri che si riconoscono nella delegazione del Nuovo Centrodestra. Per numero di componenti seguono l’Unione dei Democratici Cristiani e dei Democratici di Centro – Udc (5), Fratelli D’Italia – Alleanza Nazionale (2), Popolari per l’Europa (2), Partito Popolare Sudtirolese (1), Unione dei Democratici per l’Europa – Udeur (1), Futuro e Libertà per l’Italia (1). Bisogna tuttavia aggiungere che Oreste Rossi, secondo il sito del Parlamento Europeo non affiliato ad alcun partito, ha da poco aderito alla delegazione di Forza Italia.
Sempre dalla sezione “Deputati” del Parlamento Europeo, attuando la ricerca per Paese (dopo aver selezionato “Gruppo del Partito Popolare Europeo” dal menu a tendina) vediamo ora come si posiziona la delegazione guidata da Berlusconi rispetto a quelle di altri partiti. La delegazione più grande è quella del Cdu tedesco con 33 membri, seguono l’Ump francese (Union pour un Mouvement Populaire), il Partito Popolare spagnolo (Partido Popular) e i rappresentanti della Piattaforma civica polacca (Platforma Obywatelska), tutte e tre con 24 membri. Dunque, al contrario di quanto sostenuto da Berlusconi, la delegazione di Forza Italia si classifica oltre la seconda posizione (condivisa da Ump, Partido Popular e Piattaforma civica) ed è seguito dal Fidesz ungherese con 14 membri. Berlusconi poteva essere il numero due del Ppe quando guidava il Popolo delle Libertà (Pdl), prima delle scissioni intervenute negli ultimi anni – che hanno portato alla nascita di nuovi partiti (FI, FdI, Fli, Ncd) – e quando la delegazione Pdl nel gruppo Ppe contava 26 membri.
Concludendo, il leader di Forza Italia si sarebbe salvato “semplicemente” usando l’imperfetto al posto del verbo presente. Ad oggi Forza Italia, pur restando una delle delegazioni più folte del gruppo, non è la seconda per grandezza, “Nì”!