Alla prima direzione del Pd del 2015, Matteo Renzi si lancia in una dichiarazione che non può che accendere i sensori del fact-checking. L’Italia, a detta del Premier, sarebbe il secondo Paese al mondo per longevità: sarà vero?



Parola all’Ocse



Ogni anno l’Ocse pubblica uno studio dedicato allo stato di salute dei Paesi, l’ “Health at a Glance”, le cui ultime due edizioni (2013 e 2014) prendono come anno di rilevazione rispettivamente il 2011 e il 2012. Nel primo di questi due rapporti (edizione 2013 con dati 2011), la situazione era effettivamente quella riportata da Renzi.






Nel 2011 L’Italia, con un’aspettativa di vita superiore agli 82 anni di vita (82,7), si trovava a ricoprire la stessa posizione del Giappone, seconda solo alla Svizzera, che svettava in cima alla classifica con un’aspettativa di vita di 82,8 anni. Nel rapporto 2014, rilasciato lo scorso 3 dicembre, la situazione per l’Italia è però in leggero peggioramento.






Il nostro Paese nel 2012 è stato superato dalla Spagna (a livello europeo) e dall’Islanda (a livello mondiale).



L’Italia è passata così dalla seconda posizione alla quarta, dietro la Svizzera e il Giappone. Come se non bastasse, l’aspettativa di vita è scesa: da 82,7 a 82,4 anni.



La Banca Mondiale salva il Premier



A sostenere la teoria del Premier interviene la Banca Mondiale, che classifica il nostro Paese (escludendo Hong Kong) al secondo posto, con un’aspettativa di vita di 82,9 anni, dopo il Giappone (83,5 anni). Qui potete scaricare i dati dal sito della Banca Mondiale.



Il verdetto di Pagella



La Banca Mondiale sembra salvare la dichiarazione del Premier, anche perché i dati Ocse non sono troppo lontani da quanto affermato da Renzi. “Vero” al fact-checking.