Durante la conferenza stampa, il Premier illustra i provvedimenti approvati dal Consiglio dei Ministri n. 41, noi le passiamo in rassegna una per una, nell’ordine della dichiarazione.
Quanto al primo punto, il decreto legge n. 90 del 24 giugno 2014, convertito nella legge n. 114 dell’11 agosto 2014, ha soppresso l’Avcp (Autorità vigilanza contratti pubblici) e trasferito le competenze all’Anac (Agenzia nazionale anticorruzione). L’obiettivo di quest’ultima può essere individuato nella prevenzione della corruzione nell’ambito delle amministrazioni pubbliche, nelle società partecipate e controllate anche mediante l’attuazione della trasparenza in tutti gli aspetti gestionali, nonché mediante l’attività di vigilanza.
Passiamo ora all’autoriciclaggio. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (serie generale, n. 292 del 17 dicembre 2014), è stato posto il sigillo dell’ufficialità per la legge sul rientro dei capitali detenuti all’estero e sull’autoriciclaggio, approvata in via definitiva dal Senato lo scorso 4 dicembre. Il provvedimento (legge n. 186 del 15 dicembre 2014, recante “Disposizioni in materia di emersione e rientro di capitali detenuti all’estero nonché per il potenziamento della lotta all’evasione fiscale”) entrerà in vigore il 1° gennaio 2015. È la stessa legge a definire – all’art. 3, comma 3 – la nuova fattispecie di autoriciclaggio. In particolare, il nuovo art. 648-ter.1 del codice penale prevederà, tra l’altro, la pena della reclusione da due a otto anni per chi, avendo commesso o concorso a commettere un delitto non colposo, impiega, sostituisce, trasferisce, in attività economiche, finanziarie, imprenditoriali o speculative, il denaro, i beni o le altre utilità provenienti dalla commissione del delitto, in modo da ostacolare l’identificazione della loro provenienza delittuosa.
Gli aspetti inerenti la fattispecie di falso in bilancio, invece, sono più difficilmente inquadrabili: proprio perché, come affermato da Renzi, trattasi di una “discussione”, non è possibile riferirsi qui ad una fonte legislativa determinata o ad un articolo. La disciplina (oggi formulata negli artt. 2621 e 2622 del codice civile) fu depenalizzata dal decreto legislativo n. 61 dell´11 aprile 2002, sotto il governo di centrodestra (governo Berlusconi II). Da quel momento frequenti erano state le discussioni al riguardo, in entrambi gli schieramenti di centrosinistra e di centrodestra. Per venire poi ai giorni nostri, quando, già nel mese di giugno, il reato di falso in bilancio veniva compreso nelle linee guida della riforma della giustizia elaborate dal governo. Più recentemente, il Guardasigilli Orlando confermava l’obiettivo di riformare la disciplina del reato medesimo, chiarendo che al Senato è in vita una discussione al riguardo.
Alla luce di quanto detto, diamo un “Vero” a Matteo Renzi.