Berlusconi infiamma la piazza di Bari, non risparmiando frecciate al “governo dei professori” e alla Giunta Vendola. Nel suo cahier de doléances trova ampio spazio l’occupazione, e il Cavaliere si mostra impeccabile.
Il leader del Pdl non sbaglia sul numero di disoccupati. Secondogli ultimi dati Istat di febbraio 2013 sull’occupazione, l’Italia conta 2 milioni e 971mila disoccupati – un numero arrotondabile a 3 milioni. Lo stesso documento Istat ci dice anche che la disoccupazione giovanile è proprio al 37,8% – il Cavaliere sembra un cecchino. Anche sul dato pugliese è ineccepibile: sempre l’Istat ci dice che nel 2012 in Puglia la disoccupazione giovanile – vale a dire tra i 15-24enni – era del 41,5%, cioè “quasi al 42%”.
Quanto al numero di licenziamenti la situazione è curiosa. Non è Berlusconi a sbagliare, ma l’intera stampa italiana. Pochi giorni prima del discorso barese, la notizia del milione di licenziati nel 2012 era stata ampiamente ripresa dai quotidiani (si veda ad esempio Corriere, Repubblica, La Stampa). I dati ufficiali sui licenziamenti sono disponibili consultando le quattro note trimestrali del Sistema delle Comunicazioni obbligatorie del Ministero del Lavoro e confermano quanto riportato: come si può vedere nella tabella elaborata a fianco, i licenziamenti nel 2012 hanno toccato quota 993.515mila – una cifra che possiamo tranquillamente arrotondare ad un milione.
Tutti i principali quotidiani danno invece una cifra diversa, parlando di 1.027.462 licenziamenti. Francamente non riusciamo a capire da dove salti fuori un numero così preciso ma che non corrisponde ai dati. Un articolo de Il Tempo mostra anche la ripartizione per trimestri e almeno scopriamo come si è arrivati a quel totale. Ma solo il dato dell’ultimo trimestre è corretto, tutti gli altri non tornano… Che ci sia anche bisogno di un fact-checking giornalistico?
Un “Vero” meritato per Berlusconi e un “C’eri quasi” per la stampa!