Beppe Grillo, intervistato dal Tg1 il 17 Aprile 2013, evidenzia la necessità di un ricambio della classe politica italiana. Questo sia dal punto di vista generazionale che da quello “professionale”. A tal fine, Il leader pentastellato snocciola una serie di esempi di Capi di Stato, in grado di raggiungere i massimi incarichi istituzionali senza essere politici di professione, ma in quanto figure di spicco della società civile.
Citando la Presidente brasiliana in carica, Dilma Rousseff, Grillo non sbaglia nell’affermare che ha un passato rivoluzionario per il quale ha trascorso un periodo in carcere, precisamente tra il 1970 e il 1973, durante la dittatura di Emilio Médici. In questa intervista pubblicata da La Stampa, Roussef, al fine di suffragare la sua testimonianza delle sofferenze che patì in carcere, mostra i segni ancora visibili delle torture che subì e che, afferma, sono “parte di lei”.
Allo stesso modo corretta l’indicazione su Luiz Inácio Lula da Silva, il predecessore della Rousseff, notoriamente “un ex sindacalista” e fondatore del Cut, la Central Única dos Trabalhadores, uno dei sindacati principali del Paese, nell’agosto del 1983.
“Abbiamo coltivatori di coca che vanno a fare i Presidenti della Repubblica”: Grillo sembra riferirsi esplicitamente al Presidente della Repubblica boliviana Evo Morales, noto anche per il suo controverso legame con le foglie di coca (vedi min. 40:20). Il suo impegno da sindacalista dei coltivatori di coca, i “cocaleros”, è noto, e la sua biografia sul portale del governo boliviano menziona l’esperienza nei campi, seppur non esplicitamente di coca, sin da bambino.
Ex attore è stato senza ombra di dubbio Ronald Reagan, Presidente degli Stati Uniti dal 1981 al 1989; come possiamo vedere da un estratto di uno dei suoi film più noti, Kings Row.
Arnold Schwarzenegger, Governatore della California dal 2003 al 2011, è invece conosciuto anche come culturista pluripremiato nonché come attore hollywoodiano.
Grillo, tuttavia, commette una grave inesattezza nel considerare (nel 2013) la California come quarta potenza mondiale: fossimo nel 2001, avrebbe ragione. Gli ultimi dati ufficiali del Pil disponibili (2011) la danno al nono posto mondiale. Nel 2011, infatti, la California vantava un Pil di 1.958.904 milioni di dollari e confrontando questo dato con i valori delle altre potenze mondiali, essa si colloca precisamente tra Italia e India, come osserva la Banca Mondiale.
Nel complesso, Grillo porta esempi di per sé corretti; l’unica imprecisione è l’attribuzione alla California di “quarta potenza del mondo”, perché basata su dati non aggiornati. Inoltre, l’errore che il leader del M5S commette è il confrontare tra loro – e soprattutto con il Presidente della Repubblica italiana – figure intrinsecamente diverse per le proprie competenze istituzionali, come ad esempio il Governatore della California (!).“C’eri quasi”!
Si ringraziano Giuseppe Andrea Bacille, Gianluigi dell’Orco, Luca De Marco, Giuliano Martino e Andrea Totò per l’analisi – corso di laurea magistrale in Mass Media e Politica, Scuola di Scienze Politiche “Roberto Ruffilli”, Università di Bologna