L’8 luglio, ospite a In Onda su LA7, la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein ha difeso (min. 26:10) il referendum abrogativo proposto dal suo partito e dagli altri partiti all’opposizione, eccetto Azione, per eliminare la legge sull’autonomia differenziata approvata di recente dal Parlamento. Un referendum abrogativo, lo ricordiamo, per essere valido deve raggiungere il cosiddetto quorum, ossia la partecipazione al voto di almeno la metà degli aventi diritto di voto più uno. Secondo Schlein questo ostacolo è superabile, come dimostrano i referendum sui «beni pubblici» del 2011, quando – a detta della segretaria del PD – la partecipazione al voto «è stata maggiore a quella delle elezioni politiche».
«È certo che quando i cittadini hanno davanti una scelta chiara, come quella che con il Partito Democratico stiamo provando a ricostruire, allora non è vero che non hanno voglia di partecipare o che non si interessano della vita pubblica», ha aggiunto Schlein.
Abbiamo controllato che cosa dicono i numeri, però, e non è vero che l’affluenza ai referendum del 2011 è stata più alta di quella registrata alle elezioni politiche.
«È certo che quando i cittadini hanno davanti una scelta chiara, come quella che con il Partito Democratico stiamo provando a ricostruire, allora non è vero che non hanno voglia di partecipare o che non si interessano della vita pubblica», ha aggiunto Schlein.
Abbiamo controllato che cosa dicono i numeri, però, e non è vero che l’affluenza ai referendum del 2011 è stata più alta di quella registrata alle elezioni politiche.