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Domenica 12 giugno si voterà per i cinque referendum abrogativi sulla giustizia promossi dal Partito Radicale e dalla Lega. I quesiti riguardano alcune norme tecniche dell’ordinamento giudiziario, come il ricorso alla custodia cautelare o le firme necessarie per candidarsi al Consiglio superiore della magistratura.
La Costituzione italiana prevede che un referendum abrogativo per poter essere valido deve raggiungere il cosiddetto “quorum”, ossia deve votare almeno il 50 per cento degli aventi diritto. Stiamo parlando di circa 26 milioni di votanti, su un totale di 51 milioni di elettori.
Grafici e numeri alla mano, ecco che cos’è successo in passato con gli altri referendum: quanti hanno avuto successo, quanti hanno raggiunto il quorum e quali sono le aree del Paese a essere andate a votare di più.
Domenica 12 giugno si voterà per i cinque referendum abrogativi sulla giustizia promossi dal Partito Radicale e dalla Lega. I quesiti riguardano alcune norme tecniche dell’ordinamento giudiziario, come il ricorso alla custodia cautelare o le firme necessarie per candidarsi al Consiglio superiore della magistratura.
La Costituzione italiana prevede che un referendum abrogativo per poter essere valido deve raggiungere il cosiddetto “quorum”, ossia deve votare almeno il 50 per cento degli aventi diritto. Stiamo parlando di circa 26 milioni di votanti, su un totale di 51 milioni di elettori.
Grafici e numeri alla mano, ecco che cos’è successo in passato con gli altri referendum: quanti hanno avuto successo, quanti hanno raggiunto il quorum e quali sono le aree del Paese a essere andate a votare di più.