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Il 12 giugno, dalle ore 7 e alle ore 23, i cittadini italiani con più di 18 anni di età saranno chiamati a votare per i referendum abrogativi sulla giustizia, promossi dalla Lega e dal Partito radicale. Gli elettori dovranno esprimere la propria opinione su cinque quesiti (qui i testi integrali), per lo più tecnici, che chiedono l’annullamento di alcune norme sul funzionamento dell’ordinamento giudiziario. Come previsto dalla Costituzione, per essere ritenuto valido il voto per ogni singolo quesito (a cui si potrà votare “sì” o “no”) dovrà raggiungere il quorum, ossia dovrà partecipare alla votazione almeno la metà più uno degli aventi diritto.
Abbiamo fatto chiarezza sul contenuto dei cinque quesiti, che saranno su cinque schede di colore diverso: che cosa chiedono, come cambierebbe la giustizia se passassero e quali sono le ragioni dei favorevoli e dei contrari. Qui abbiamo invece spiegato quali sono le posizioni dei principali partiti in Parlamento.
Il 12 giugno, dalle ore 7 e alle ore 23, i cittadini italiani con più di 18 anni di età saranno chiamati a votare per i referendum abrogativi sulla giustizia, promossi dalla Lega e dal Partito radicale. Gli elettori dovranno esprimere la propria opinione su cinque quesiti (qui i testi integrali), per lo più tecnici, che chiedono l’annullamento di alcune norme sul funzionamento dell’ordinamento giudiziario. Come previsto dalla Costituzione, per essere ritenuto valido il voto per ogni singolo quesito (a cui si potrà votare “sì” o “no”) dovrà raggiungere il quorum, ossia dovrà partecipare alla votazione almeno la metà più uno degli aventi diritto.
Abbiamo fatto chiarezza sul contenuto dei cinque quesiti, che saranno su cinque schede di colore diverso: che cosa chiedono, come cambierebbe la giustizia se passassero e quali sono le ragioni dei favorevoli e dei contrari. Qui abbiamo invece spiegato quali sono le posizioni dei principali partiti in Parlamento.