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Sì, nel 2015 Salvini voleva bloccare l’Italia per tre giorni

| 15 novembre 2023
La dichiarazione
«Salvini qualche anno fa voleva bloccare il Paese per tre giorni»
Fonte: X | 15 novembre 2023
Pagella Politica
Verdetto sintetico
L’ex presidente della Camera, oggi deputata del PD, ha sostanzialmente ragione.
In breve
  • Nel 2015 il segretario della Lega aveva proposto di bloccare l’Italia per tre giorni contro il governo Renzi. La proposta, poi fallita, non coinvolgeva solo i lavoratori dipendenti, ma tutte le categorie economiche. TWEET
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Il 15 novembre la deputata del Partito Democratico Laura Boldrini ha criticato su X il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini per aver precettato lo sciopero di Cgil e Uil in programma il 17 novembre. Il giorno prima Salvini ha infatti consentito che lo sciopero dei trasporti potrà tenersi solo tra le ore 9 e le ore 13, e non più per tutto il giorno.

Secondo Boldrini, che in passato è stata presidente della Camera, il leader della Lega «qualche anno fa voleva bloccare il Paese per tre giorni».

Abbiamo verificato e la deputata del PD ha sostanzialmente ragione.

Il «blocco» dell’Italia

Con tutta probabilità Boldrini ha fatto riferimento a un’intervista rilasciata da Salvini il 15 agosto 2015 a Ponte di Legno, in provincia di Brescia, durante la festa della Lega Nord, partito che oggi si chiama più semplicemente “Lega”.

All’epoca era in carica il governo di Matteo Renzi, sostenuto dal PD e, tra gli altri, dal Nuovo Centrodestra e da Scelta Civica. Salvini faceva il parlamentare europeo e la Lega era all’opposizione.

A Ponte di Legno Salvini aveva rivendicato l’intenzione della Lega di far dimettere il governo. «Molti di voi mi dicono: “Mandiamoli a casa”. Noi ci stiamo provando con le buone maniere, con i referendum, con le proposte di legge, con gli emendamenti, con i sindaci, con le manifestazioni e con i presìdi», aveva dichiarato Salvini al giornalista Paolo Del Debbio, proponendo poi un’iniziativa più grande, per coinvolgere tutta l’Italia. «Se noi per l’autunno studiassimo, organizzassimo e proponessimo tre giorni, non tre mesi, di spallata, di blocco totale, tre giorni durante i quali fermiamo l’Italia per mandare a casa questo governo e per farlo ripartire, voi ci date una mano?», aveva quindi chiesto al pubblico. Secondo l’allora segretario della Lega il blocco avrebbe dovuto coinvolgere tutto il Paese, e tutti i lavoratori, dagli ospedali alle scuole, «da Nord a Sud, Isole comprese», «al di là dei colori politici». «Blocchiamo tutto, fermiamo tutto, non compriamo più un accidente, non consumiamo più un accidente, non paghiamo più una lira, ma ci fate votare e torniamo a un Paese normale».
Al termine dell’intervista Salvini aveva fissato l’iniziativa per il 6, il 7 e l’8 novembre 2015. A settembre, due mesi prima, il segretario della Lega Nord aveva poi annunciato che il blocco dell’Italia si sarebbe concluso con una manifestazione del partito a Bologna. 

L’iniziativa lanciata da Salvini nel 2015 aveva dunque obiettivi simili a uno sciopero, come ha fatto intendere Boldrini. Va precisato però che lo sciopero coinvolge per definizione solo i lavoratori, mentre l’idea di Salvini era di coinvolgere tutti i cittadini, indipendentemente dalla propria occupazione e condizione economica. 

In ogni caso, l’Italia non è stata completamente bloccata in quei giorni e l’iniziativa della Lega Nord non ha raggiunto il suo obiettivo: Renzi non si è dimesso e il suo governo è caduto un anno dopo, a dicembre 2016, in seguito alla vittoria del “no” nel referendum sulla riforma costituzionale voluta dall’allora segretario del PD. L’8 novembre 2015 si era comunque tenuta una manifestazione del partito di Salvini a Bologna, a cui ha partecipato pure Forza Italia, anch’essa all’opposizione. La manifestazione, contestata dai partiti della maggioranza, è stata segnata da scontri tra la polizia e alcuni manifestanti che protestavano contro l’iniziativa di Salvini. 

Oggi il segretario della Lega sembra aver cambiato idea riguardo le proteste dei lavoratori. «Il diritto allo sciopero sì, è sacrosanto, non si tocca, è previsto dalla Costituzione e dal buon senso, ma esiste anche il diritto al lavoro di milioni di italiani che non possono rimanere fermi, a piedi, per un intero giorno e un’intera notte», ha detto per esempio il ministro dopo l’incontro con i sindacati il 14 novembre, annunciando la limitazione della protesta. Tra l’altro, nei giorni scorsi la Lega ha criticato l’iniziativa dei sindacati in una nota in cui cui si leggeva: «Milioni di italiani non possono essere ostaggio dei capricci di Landini che vuole organizzarsi l’ennesimo weekend lungo», alludendo al fatto che lo sciopero si terrà di venerdì.

Il verdetto

Secondo Laura Boldrini qualche anno fa Salvini voleva bloccare l’Italia per tre giorni, mentre oggi da ministro ha limitato lo sciopero del 17 novembre. Abbiamo verificato e la deputata del PD ha sostanzialmente ragione. 

Nel 2015 il segretario della Lega aveva proposto di bloccare l’Italia per tre giorni contro il governo Renzi. La proposta, poi fallita, non coinvolgeva solo i lavoratori dipendenti, ma tutte le categorie economiche.

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