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Romeo esagera: il «metodo Salvini» non aveva fermato l’immigrazione «clandestina»

| 24 maggio 2021
La dichiarazione
«Il metodo Salvini aveva fermato l’immigrazione clandestina»
Fonte: inews24.it | 14 maggio 2021
Ansa
Ansa
Verdetto sintetico
Il 14 maggio il capogruppo al Senato della Lega Massimiliano Romeo ha sostenuto in un’intervista a inews24.it che il «metodo Salvini» avesse «fermato l’immigrazione clandestina».

Se è vero che nei mesi in cui Matteo Salvini ha ricoperto il ruolo di ministro dell’Interno il numero di arrivi irregolari in Italia è diminuito rispetto al periodo precedente, affermare che l’immigrazione irregolare (“clandestino”, come abbiamo scritto in passato, è un termine errato) fosse stata fermata è un’esagerazione.

Andiamo a vedere i numeri.

Gli arrivi di migranti quando Salvini era al Viminale

Matteo Salvini è diventato ministro dell’Interno del primo governo Conte il 1° giugno 2018 ed è rimasto in carica fino al 4 settembre 2019. Non è chiaro che cosa intenda Romeo con l’espressione «metodo Salvini». Spesso si fa riferimento alla politica dei “porti chiusi” ma, avevamo verificato, questo era più uno slogan che non una reale chiusura dei porti.

Inoltre è in generale difficile stabilire con certezza e precisione un nesso di causa-effetto tra cambi di governi e di politiche, e andamento degli sbarchi. Come abbiamo scritto anche in passato, le variabili che influiscono sul fenomeno sono infatti moltissime e spesso difficilmente quantificabili.

Consideriamo in ogni caso l’andamento dell’immigrazione irregolare durante l’intero mandato al Viminale del segretario leghista.

Nei 15 mesi del suo mandato l’immigrazione irregolare non si è mai fermata. Sono arrivati via mare 15.029 migranti – qui i dati relativi al 2018, qui al 2019 –, una media di circa mille al mese. L’andamento degli arrivi, come si vede nel Grafico 1, è prima calato quasi costantemente fino a febbraio 2019, per poi risalire in primavera ed estate.
Grafico 1. L’andamento degli sbarchi sulle coste italiane nei 15 mesi in cui Salvini è stato ministro dell’Interno – Fonte: Ministero dell’Interno
Grafico 1. L’andamento degli sbarchi sulle coste italiane nei 15 mesi in cui Salvini è stato ministro dell’Interno – Fonte: Ministero dell’Interno
A questi si possono poi aggiungere i migranti arrivati illegalmente via terra dal confine sloveno. Secondo quanto dichiarato in audizione alla Camera il 13 gennaio 2021 dall’attuale ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, i migranti irregolari arrivati dalla rotta balcanica e rintracciati in Italia sono stati 1.567 nel 2018 e 3.568 nel 2019 (non abbiamo la ripartizione mensile).

Insomma, è evidente in base ai numeri che anche durante il mandato di Salvini l’immigrazione irregolare non si sia mai fermata. Quello che è vero, come anticipato, è che si sia ridotta. Andiamo a vedere qual era la situazione precedente.

La situazione precedente all’arrivo di Salvini al Viminale

Il periodo tra il 2014 e il 2017 è stato caratterizzato dall’aumento significativo degli arrivi di migranti via mare (circa 625 mila nel quadriennio).

Nei 15 mesi precedenti all’insediamento di Matteo Salvini al Viminale (un periodo sufficientemente lungo per fare una comparazione, anche se i mesi considerati non sono esattamente gli stessi) sono sbarcate 119.307 persone, un numero molto superiore ai 15 mesi successivi. Come si vede nel Grafico 2, l’andamento è calato drasticamente a partire da settembre 2017.
Grafico 2. L’andamento degli sbarchi sulle coste italiane nei 15 mesi precedenti a quelli in cui Salvini è stato ministro dell’Interno – Fonte: Ministero dell’Interno
Grafico 2. L’andamento degli sbarchi sulle coste italiane nei 15 mesi precedenti a quelli in cui Salvini è stato ministro dell’Interno – Fonte: Ministero dell’Interno
Come abbiamo scritto diverse volte, questo crollo degli sbarchi ha fatto seguito agli accordi (criticati fin da subito dalle organizzazioni umanitarie) presi nell’estate del 2017 dall’allora ministro dell’Interno Marco Minniti (Pd) con alcune fazioni libiche.

Questa diminuzione è proseguita anche con Salvini al Viminale e, secondo un’analisi di Francesco Daveri (professore di Macroeconomia all’università Bocconi) pubblicata a gennaio 2019 da lavoce.info, il calo degli arrivi nel corso del 2018 «è attribuibile per circa due terzi alle politiche di Minniti, e per circa un terzo al ministro Salvini». Secondo Daveri l’operato di Salvini «ha portato a un calo di sbarchi per 49.200 persone, corrispondente al 31,1 per cento del totale», mentre quello di Minniti corrisponde al 68,9 per cento del totale.

Dunque possiamo dire che Salvini abbia proseguito nel solco di quanto fatto dal suo predecessore e abbia ridotto ulteriormente l’immigrazione irregolare via mare, senza però mai estinguerla del tutto.

Il verdetto

Il senatore Massimiliano Romeo ha sostenuto il 14 maggio che il «metodo Salvini» avesse fermato l’immigrazione irregolare.

Si tratta di un’esagerazione: durante i 15 mesi in cui Matteo Salvini è stato ministro dell’Interno è vero che gli arrivi di migranti irregolari siano diminuiti drasticamente – ma il calo era già iniziato in precedenza e il nesso di causa-effetto tra politiche italiane e immigrazione è di difficile quantificazione –, tuttavia non si sono affatto azzerati.

Per Romeo un “Nì”.

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