La dichiarazione di Renzi nasce dall’appello lanciato da Libertà e Giustizia di cui il citato Stefano Rodotà è uno dei principali firmatari, assieme ad altri nomi noti come Zagrebelsky, Urbinati, Dalla Chiesa, Grillo e Casaleggio. Secondo il senatore e gli altri firmatari, la riforma del Titolo V della Costituzione proposta da Renzi, con la sua centralizzazione dei poteri statali – unita al rafforzamento delle competenze del Presidente del Consiglio, alla trasformazione del Senato e ad una legge elettorale con un premo di maggioranza molto consistente – porterebbe ad una democrazia plebiscitaria che non rispecchia lo spirito della nostra Costituzione. Per maggiori informazioni sulla riforma del Senato, vi invitiamo a leggere questa analisi.






Dopo aver dichiarato di aver giurato sulla Costituzione e non su Rodotà e Zagrebelsky, Renzi alla prima puntata di Announo torna sul tema sottolineando che lo stesso Rodotà, nell’ormai lontano 1985, avrebbe proposto una legge di riforma costituzionale che puntava all’abolizione del bicameralismo.



Pare abbia ragione ma non solo: Renzi avrebbe azzeccato anche l’anno. Il 16 gennaio 1985 Rodotà presentò alla Camera una proposta di legge costituzionale che prevedeva “la revisione del Titolo 1 della parte II della Costituzione, concernente la riforma unicamerale del parlamento”. Nel testo si auspica un superamento del bicameralismo:”La consapevolezza dei bisogni dello Stato contemporaneo, delle ragioni attuali della democrazia rappresentativa portano a rifiutare la duplicazione organica, la reiterazione defaticante e distorcente dei procedimenti che il sistema bicamerale comporta” [pagina 4]. “E’ perciò che viene riproposta la composizione monocamerale del parlamento: per risolvere una una questione aperta da 40 anni che è insieme di efficienza, di logica funzionale e democratica per dare, cioè, un fondamento razionale allo strumento più espressivo e più alto della democrazia rappresentativa nel nostro Paese”.



Effettivamente, nel 1985 Rodotà propose l’instaurazione di un parlamento monocamerale, e Pagella Politica premia il Presidente del Consiglio per la citazione corretta: “Vero”!