Prima di entrare nel merito della dichiarazione del ministro, forniamo gli strumenti per capire meglio di cosa stiamo parlando.
Il “metodo Stamina”, inventato dal professore di Scienze Cognitive, Davide Vannoni, è un trattamento terapeutico che si basa sulla somministrazione di cellule staminali adulte per la cura di svariate malattie, anche molto diverse tra loro per cause, sintomi e decorso (nel sito della Stamina Foundation si parla di malattie autoimmuni, Alzheimer, sclerosi multipla e malattie cardiache).
Sebbene la cura attraverso il trapianto di cellule staminali non sia nuova, e numerose ricerche siano attualmente in corso, vale la pena ripercorrere le ultime tappe della vicenda del caso Stamina per fare chiarezza su quanto sollevato dal ministro Lorenzin.
Nel maggio 2013, nonostante le forti opposizioni del mondo scientifico, il governo approva la conversione in legge del decreto legge del 25 marzo n. 24, recante disposizioni urgenti in materia sanitaria e firmato dall’ex ministro della Salute, Renato Balduzzi. La legge prevede che chi è in cura con il cosiddetto metodo Stamina possa continuare le terapie, e che il metodo del professore Vannoni venga sottoposto a una sperimentazione di 18 mesi, finanziata con 3 milioni di euro.
Nel luglio 2013 la rivista Nature pubblica un articolo molto critico nei confronti non solo del metodo Stamina (le cui evidenze non hanno convinto l’ufficio brevetti statunitense) ma anche del suo creatore, il quale viene accusato di aver copiato parte delle ricerche da altri studi che nulla hanno a che vedere con la sua sperimentazione.
Anche il comitato scientifico (istituito dal Ministero della Salute per investigare il metodo in esame) ha espresso un parere negativo l’11 settembre di quest’anno, criticando, in particolare, il metodo di preparazione del trattamento. Precedentemente, infatti (esattamente il 12 luglio), il comitato aveva richiesto una metodica di preparazione più dettagliata e standardizzata per consentire la riproducibilità – e quindi l’impiego – nell’ambito della sperimentazione clinica.
Il 10 ottobre 2013 il ministro della Salute Beatrice Lorenzin annuncia la sospensione della sperimentazione del metodo Stamina proprio per mancanza dei requisiti scientifici necessari. Sebbene il rapporto del comitato scientifico sia disponibile solo nelle pagine protette del Ministero, ci affidiamo alle informazioni disponibili sulla pagina web del Ministero della Salute e alle diverse pubblicazioni scientifiche presentate per affermare che la Lorenzin dice il “Vero”.