Nel pieno del dibattito sulla legge elettorale – alimentato dalla recente bocciatura da parte della Corte Costituzionale che ha considerato illegittimi il premio di maggioranza e le liste elettorali bloccate del cosiddetto Porcellum – Brunetta ricorda la sostanza della legge elettorale precedente. Il “Mattarellum” fu introdotto nel 1993 con l’approvazione della legge 276 (per l’elezione del Senato) e della legge 277 (per l’elezione della Camera) e ha regolato le elezioni politiche del 1994, del 1996 e del 2001.
Per quanto riguarda l’elezione della Camera, il terzo comma dell’articolo prevede che in ogni circoscrizione, il 75% del totale dei seggi è attribuito nell’ambito dei collegi uninominali: questo significa che risulta eletto il candidato che ha riportato il maggior numero di voti. Il comma successivo stabilisce che il restante 25% dei seggi viene attribuito con un modo proporzionale.
Per l’elezione del Senato, la legge stabilisce prima (articolo 1, secondo comma) che il territorio di ogni Regione è ripartito in collegi uninominali – pari ai tre quarti dei seggi assegnati alla Regione – e poi (articolo 1, comma 4) che “i seggi nei collegi uninominali sono attribuiti con sistema maggioritario. Gli ulteriori seggi sono attribuiti proporzionalmente in circoscrizioni regionali tra i gruppi di candidati concorrenti nei collegi uninominali”.
Brunetta, dunque, non sbaglia a riportare l’informazione sull’assegnazione dei seggi prevista dal Mattarellum. La discussione sulla legge elettorale è ancora tutta aperta: nel frattempo non vediamo ragioni per negare un “Vero” a Brunetta!
*Per una ricognizione di tutte le leggi elettorali dalla nascita della Repubblica ad oggi, consigliamo di dare uno sguardo alla raccolta coordinata degli atti normativi in materia di elezioni della Camera dei Deputati e del Senato, pubblicata dal Ministero dell’Interno.