Graziano Delrio risponde a Brunetta che, nel pieno del dibattito sulla sua cancellazione, aveva affermato che il ministro non fosse competente in materia di Imu.
Per verificare la veridicità della dichiarazione, partiamo dal definire le aree di competenza del ministro Delrio in seno al governo fino ad arrivare a capire quali siano le sue competenze in quanto ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie. Come informa il sito del dipartimento agli Affari Regionali, al Turismo e allo Sport della Presidenza del Consiglio, il ministro Delrio ha la delega agli Affari Regionali, alle Autonomie e allo Sport – quest’ultima gli è stata assegnata in seguito alle dimissioni di Josefa Idem. Il decreto (art. 2) che ha assegnato tale delega di funzione al ministro senza portafoglio, individua – tra le sue funzioni – la cura dell’azione di governo in materia di rapporti con il sistema delle autonomie, l’esame delle leggi regionali e provinciali e delle questioni di legittimità costituzionale legate all’attribuzione di competenze fra i vari livelli territoriali. Scorrendo tutte le deleghe incluse nel documento, non sembrano esserci riferimenti alle imposte federali. Ravvisiamo, tuttavia, un riferimento al controllo del sistema tributario e contabile delle Regioni nel paragrafo relativo al “Servizio per le politiche economiche e finanziarie” del decreto che definisce l’organizzazione del dipartimento per gli Affari Regionali della Presidenza del Consiglio, di cui il ministro si serve nell’esercizio delle sue funzioni. Inoltre lo stesso documento, al punto 3 dell’articolo 1, indica “che il dipartimento svolge compiti relativi al coordinamento dell’azione governativa in materia di rapporti con il sistema delle autonomie”.
Allarghiamo l’arco della nostra ricognizione in modo da stabilire la misura in cui Delrio è tenuto ad occuparsi della spinosa questione Imu. Il decreto di istituzione della conferenza Stato-Città e autonomie locali (art. 2) annovera il ministro per gli Affari Regionali tra i componenti della stessa conferenza e nell’articolo precedente individua le funzioni dell’organo che ha “compiti di coordinamento nei rapporti tra lo Stato e le autonomie locali, e di studio, informazione e confronto sulle problematiche connesse agli indirizzi di politica generale che possono incidere sulle funzioni proprie di Comuni e Province e su quelle delegate ai medesimi enti da leggi dello Stato”. In questo senso, vista la natura dell’Imu – introdotta nell’ambito della riforma del federalismo fiscale basato sul principio dell’autonomia di entrate e spese di Comuni, Province, Città Metropolitane e Regioni – è difficile pensare che Delrio non debba occuparsene.
Tra le deleghe assegnate al ministro in questione non troviamo espressa menzione delle imposte federali, tuttavia risulta evidente che, in quanto ministro per le Autonomie, non possa non occuparsene poichè l’Imu rientra a pieno titolo tra le materie che toccano la potestà fiscale statale e quella locale. Detto questo, assegniamo un “Vero” a Delrio!