Il 13 dicembre, in un intervento alla Camera, il deputato e co-portavoce di Europa verde Angelo Bonelli ha criticato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dicendo che in passato è stata la sua «maggioranza» di centrodestra ad approvare il «Trattato di Dublino», secondo cui il Paese europeo di primo ingresso dei migranti deve farsi carico delle loro richieste d’asilo.
Negli ultimi anni questo principio è stato criticato da molti politici nel nostro Paese dato che, nei periodi in cui il flusso migratorio si concentra sulla rotta Mediterranea, svantaggia un gruppo ristretto di Stati, di cui fanno parte Italia, Spagna e Grecia, che per la loro collocazione geografica sono il punto d’approdo via mare principale dei migranti.
Ma davvero il «Trattato di Dublino» è stato approvato dai partiti oggi al governo? Abbiamo verificato: nella sua accusa, Bonelli ha omesso alcuni passaggi importanti.
Negli ultimi anni questo principio è stato criticato da molti politici nel nostro Paese dato che, nei periodi in cui il flusso migratorio si concentra sulla rotta Mediterranea, svantaggia un gruppo ristretto di Stati, di cui fanno parte Italia, Spagna e Grecia, che per la loro collocazione geografica sono il punto d’approdo via mare principale dei migranti.
Ma davvero il «Trattato di Dublino» è stato approvato dai partiti oggi al governo? Abbiamo verificato: nella sua accusa, Bonelli ha omesso alcuni passaggi importanti.