Tuonando contro lo scioglimento della Giunta comunale di Reggio Calabria operato dal governo, Alfano rivendica “un processo di crescita [della città] avuto negli ultimi 10 anni”, dovuto in gran parte alla collaborazione del “governo di centrodestra”. Nel fare ciò, egli ricorda una serie di leggi approvate dal passato governo Berlusconi a favore della città calabrese.


Partiamo dalla prima: a cosa si riferisce Alfano quando parla di “decreto Reggio”? Negli anni ’80 il Comune di Reggio Calabria fu lo scenario di una sanguinosissima guerra tra ‘ndrine. Gli omicidi quotidiani e la diffusa pratica di arruolamento dei ragazzi più disagiati tra le fila della criminalità organizzata avevano convinto le forze politiche a prendere dei provvedimenti: venne quindi emanato un decreto legge d’urgenza per incentivare lo sviluppo della città martoriata. Il famoso “decreto Reggio”, convertito in legge ordinaria dopo pochi mesi, focalizzò l’attenzione dell’opinione pubblica nazionale sulle sorti della città calabrese. Venne costituito un fondo di 600 miliardi di lire e si stabilì che fosse lo Stato a nominare i membri del comitato di gestione del fondo. Negli anni, anche una volta placata la faida, il fondo per Reggio Calabria ha continuato (e continua tuttora) ad essere rifinanziato.


Il 6 giugno 2011, nella fase finale del governo Berlusconi, il sito del Comune di Reggio Calabria ha annunciato un cospicuo rifinanziamento del “decreto Reggio”, dell’ammontare di 16 milioni di euro, destinato a lavori di completamento della rete idrica e di un parco pubblico. Primo “Vero” per Alfano.


Per quanto riguarda la seconda osservazione, è vero che il 28 gennaio del 2010 si è tenuta a Reggio Calabria una seduta del Consiglio dei ministri, convocata in via straordinaria per approvare un pacchetto di provvedimenti volti a contrastare la criminalità organizzata, tra i quali figura la nuova Agenzia Nazionale dei beni confiscati (con sede appunto a Reggio Calabria).


Anche per quel che riguarda l’inserimento di Reggio Calabria tra le città metropolitane (che saranno costituite a partire dal 1° gennaio 2014) Alfano non mente. Il 22 marzo 2009 il Corriere della Sera ha pubblicato la notizia di un emendamento del Pdl al ddl sul federalismo fiscale, il cui risultato è stato proprio l’introduzione di Reggio Calabria tra queste nuove istituzioni amministrative.


Insomma, non possiamo non riconoscere ad Alfano un gran risultato: su 4 dichiarazioni in una sola frase, 4 “Vero”.