In questa dichiarazione il sindaco di Torino (ma originario della Valsusa) ha tutto sommato ragione: per la Tav Torino-Lione, il megaprogetto Av da 23-25 miliardi di euro si è ridotto alla sola galleria di base per le merci, con un costo totale previsto di 8,5 miliardi di cui all’Italia ne toccano circa 2,8, e impatti ambientali minori che in precedenza. E’ certamente un enorme ammontare di denaro pubblico, ma molto minore rispetto alle prime stime, e questo grazie alla combinazione simultanea di opposizione locale, opposizione tecnica, e scarsità di soldi pubblici attuali. Le altre fasi del progetto sono ad oggi in via di definizione, sia come costi sia come tempistiche.
Sulla disinformazione presunta di chi protesta da lontano, cui fa riferimento Fassino, ci asteniamo: ci sembra un’opinione difficilmente verificabile. Segnaliamo però che online è possibile rilevare l’esistenza di diverse sezioni locali sparse sul territorio, come Roma (citata nella dichiarazione) o altre zone d’Italia: sugli stessi siti “No Tav” non manca un’attenzione particolare alla documentazione sulle caratteristiche tecniche del progetto.
Opinioni non verificabili a parte, la sostanza dà ragione al sindaco di Torino: un “Vero” per lui.