Non è raro trovare su queste pagine le analisi relative alle parole di Renato Brunetta sulla tassazione degli immobili – con risultati che vanno dal “Vero” al “Pinocchio andante”. In questo caso Brunetta concentra le sue attenzioni su Pier Carlo Padoan, che nelle sue attuali veci di ministro dell’Economia del governo Renzi si troverebbe in contrapposizione con quanto diceva nel suo ruolo precedente di Vice Segretario Generale e Capo Economista dell’Ocse. Il capogruppo forzista elenca una lunga lista di citazioni che siamo andati a verificare.
Cosa dice oggi Padoan
L’opinione di Padoan sull’eliminazione dell’Imu sulla prima casa sembra essere quella spiegata a Cernobbio per il Forum Ambrosetti (si veda il video riportato in basso dal minuto 17:23). Il ministro ancora crede sostanzialmente che ridurre le tasse sul lavoro sia più efficace, in termini di effetti su Pil e occupazione, rispetto a ridurre quelle sulla casa e aggiunge che (a) l’abolizione dell’Imu non è l’unica riduzione delle tasse che effettuerà questo governo e (b) le circostanze italiane sono particolari.
“Voi sapete bene – e io lo so perché in altri tempi l’ho anche citato – è che a parità di altre condizioni, abbattere una tassa sul lavoro per esempio è più efficace in termini di Pil e magari di occupazione che abbattere la tassa sulla casa. Fin qui siamo tutti d’accordo. Ma dico due cose. Uno: bisogna mettere questo in un contesto, perché non è solo la tassa sulla casa che viene aggredita […] sicuramente non si potrà dire che in questa legge di stabilità si taglieranno solo le tasse sulla casa […] Secondo: è vero che la tassa sulla casa a parità di condizioni ha un minore impatto sulla crescita. Ma le condizioni italiane sono diverse perché sono quelle che dicevo prima: l’80% di proprietari di prima casa. In un contesto nel quale la fiducia sta accumulandosi e in cui le famiglie stanno riprendendo un ruolo centrale nella spesa e stanno accendendo mutui, questo secondo me ha lo stesso equivalente della riduzione delle tasse sui contratti a tempo indeterminato in quanto si accompagna un flusso più generale di riforme”.
Il Padoan di una volta, secondo Brunetta
La lista delle precedenti citazioni di Padoan, cui fa riferimento Brunetta, è la seguente: le abbiamo verificate una ad una per vedere se sono state effettivamente pronunciate.
- ‘Abbiamo cercato di dimostrare il rapporto tra la struttura della tassazione e la crescita, nel senso che ci sono tasse più dannose allo sviluppo e altre meno dannose, come quelle sui consumi e sui patrimoni’ dicembre 2010 – la citazione ci sembra abbastanza fedele alle parole di Padoan alla presentazione di uno studio dell’Ocse sulle politiche per promuovere la crescita economica.
- ‘Se le priorità sono crescita e occupazione, la prima cosa da tagliare sono le tasse sul lavoro: ridurre le tasse sul lavoro è più importante che ridurre l’Imu’. 2 maggio 2013 – non troviamo purtroppo un video di questa dichiarazione ma le parole di Padoan alla conferenza di presentazione dell’Economic Survey 2013 sull’Italia sono state riprese in questo modo dall’Ansa.
- ‘Le tasse che danneggiano di meno la crescita sono infatti quelle sulla proprietà, come l’Imu, mentre le tasse che, se abbassate, favoriscono di più la ripresa e l’occupazione sono quelle sul lavoro’. 5 luglio 2013 – la citazione è tratta in maniera precisa da un’intervista rilasciata da Padoan al Giornale Radio RAI (da segnalare che in quell’istanza Brunetta intervenne duramente contro la posizione del Fondo Monetario Internazionale, sostenuta anche da Padoan all’Ocse).
- ‘Se l’obiettivo è quello di sostenere l’occupazione, le tasse da far calare sono soprattutto le tasse sul lavoro. Le tasse sulla proprietà immobiliare potrebbero restare dove sono, anche perché c’è un problema di copertura’. 10 settembre 2013 – questa citazione è precisa ed è tratta da un’intervista di Padoan a Ballarò (si veda minuto 00:50).
Il verdetto
Le citazioni che riprende Brunetta sono tutte corrette e mostrano che Padoan si è espresso ripetutamente e nettamente a favore di ridurre la pressione fiscale sul lavoro piuttosto che sugli immobili. E’ Padoan stesso a sollevare l’apparente inconsistenza tra queste opinioni e la scelta dell’attuale governo di abolire Tasi e Imu sulla prima casa nel 2016. A Cernobbio il ministro ha provato a difendersi aggiungendo che il governo è già intervenuto su altri tipi di imposte; per quanto non tutti concordano sul fatto che il bonus 80 euro sia effettivamente una riduzione delle tasse sul lavoro è vero che l’effetto ultimo è simile. Meno convincente, per ragioni che abbiamo visto in passato, è la putativa eccezionalità italiana sulla proprietà della prima casa. Circa il 73% degli italiani vive nella casa di proprietà, infatti, e tale dato è poco sopra la media Ue28 del 70%.
Il verdetto
Pare che Brunetta abbia in gran parte ragione a dire che il Padoan ministro sia incoerente con il Padoan economista dell’Ocse. In parziale discolpa del ministro, il governo si è già (in qualche modo) dato da fare per quanto riguarda la tassazione sul lavoro. “C’eri quasi” per Brunetta.