All’inizio dell’estate, Beppe Grillo, durante un’invettiva contro le televisioni e il loro essere strumento dei partiti tradizionali contro il Movimento 5 Stelle, si lancia in un’altra delle sue dichiarazioni, questa volta riguardo alla performance del M5S nelle province italiane. Controlliamo se la calura estiva ha affaticato la memoria del comico genovese.



Andando a vedere i dati del Ministero dell’Interno sulle elezioni 2013, constatiamo che il capo politico del M5S si rivela molto preciso sui dati relativi alla Camera dei Deputati, tutti esatti. Tuttavia Grillo non parla di risultati alla Camera, bensì si riferisce genericamente alle elezioni nazionali. Di conseguenza non possiamo escludere dal conteggio il Senato della Repubblica. Qui la situazione è diversa, con il M5S che conquista 30 province, Il Pd 55 mentre la Lega rimane ad 1.



Il secondo punto da analizzare è la sua, più volte ripetuta, affermazione del M5S come ‘primo movimento nazionale’. Questo dato è già stato da noi verificato – e smentito – in questa analisi.



Considerando l’imprecisione sui dati delle province (evidentemente Grillo si riferiva esclusivamente ai risultati alla Camera ma nella sua dichiarazione non l’ha specificato) e l’errore sul numero di voti a livello nazionale per il Movimento 5 Stelle, Grillo si merita un “Pinocchio andante”!



(Si ringrazia Andrea Torcivia per questa analisi)