Nel confronto tv tra i tre candidati alla segreteria del Pd, Matteo Renzi tocca il tema delle pari opportunità. Prima di analizzare le parole del sindaco, introduciamo la verifica con una considerazione generale sulla presenze di donne nella magistratura, utilizzando la sezione dedicata all’organico attivo disponibile sul sito del Consiglio Superiore della Magistratura. Qui leggiamo che, su un totale di 9.133 magistrati in servizio, 4.402 sono donne, circa il 48%.
Per quando riguarda l’ultimo concorso per entrare in magistratura, annunciato il 15 dicembre 2009 e terminato il 30 gennaio 2012, l’elenco completo dei vincitori è composto da 325 persone. Le donne sono ben 208, il 64% del numero totale. Tutto ciò conferma un trend crescente: i nominati nel 2009 erano per il 58% donne.
E’ quindi vero che donne e uomini sono quasi in perfetto equilibrio nei numeri totali, ma non è completamente corretto dire che le vincitrici donne negli ultimi concorsi “sono più o meno uguali agli uomini”, visti il 64% e 58% sul totale degli ultimi concorsi.
Passiamo adesso alla seconda parte della dichiarazione, ossia quella relativa alle posizioni apicali. Passiamo in rassegna la composizione degli ordini della magistratura, partendo dal Consiglio Superiore della Magistratura: dei 16 membri magistrati, solamente due sono donne (12.5% – Giuseppina Casella e Giovanna Di Rosa). Nel Consiglio Direttivo della Corte Suprema di Cassazione, le donne sono quattro su 13 membri (30%). Nel Consiglio di Presidenza della Corte dei Conti, dei quattro magistrati eletti, solamente uno è donna (25%).
Ne libro “La Giudice. Una donna in magistratura” di Paola Di Nicola, abbiamo anche una prospettiva locale. Così a pagina 101:
“Nel 2010 su 153 presidenti di Tribunale solo 12 erano donne (l’8%), così come di 158 procuratori capi della Repubblica solo 11 erano donne (il 7%); a distanza di soli due anni le donne dirigenti di uffici giudicanti sono diventate il 18%, con un numero quasi del doppio, mentre nelle Procure oggi sono l’11%. Presso la Corte di Cassazione ci sono attualmente 3 presidenti di sezione donne (su 44) e 59 consigliere (su 230)”.
Aggiungiamo uno studio di metà giugno 2012 della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, intitolato “Le donne ai vertici della pubblica amministrazione“: qui scopriamo, a pagina 8, che tra uffici requirenti e giudicanti la percentuale massima di donne negli organi direttivi è del 17%.
Per Renzi le donne ricoprono un ruolo apicale su sei (16%), affermazione esatta. Il sindaco merita un “Vero” da Pagella Politica