In risposta alla minaccia di sciopero da parte dei sindacati delle forze di polizia, dagli studi di Porta a Porta Matteo Renzi mette in luce l’alto numero di forze dell’ordine presenti in Italia, sottolineandone delle esagerazioni come quella della Guardia di Finanza che, secondo il Presidente del Consiglio, avrebbe a disposizione anche delle navi.



Basta fare un salto sulla pagina web della Guardia di Finanza per scoprire, effettivamente, che quest’ultima dispone di una flotta navale composta da pattugliatori, vedette, guardacoste e anche una nave – la nave scuola “Giorgio Cini” – ceduta al Corpo nel 1984 e utilizzata per finalità didattiche.



Permettiamoci una piccola digressione: le origini del servizio navale risalgono ai tempi della Repubblica di Venezia, quando esisteva un’organizzazione di vigilanza sul mare per la tutela degli interessi finanziari ed economici dello Stato. Un’organizzazione simile esisteva anche nella Repubblica di Genova per l’esazione dei tributi e per l’esercizio della vigilanza fiscale; l’evoluzione di questa ed altre organizzazioni risulterà, secoli dopo, nella flotta navale della Guardia di Finanza.



Non spetta a noi stabilire se le navi della Guardia di Finanza siano o meno necessarie, così come se le forze dell’ordine esistenti siano troppe; possiamo però confermare quanto detto da Renzi, che strappa un facile “Vero”.