Da consumato uomo di spettacolo, Beppe Grillo presenta, in questo video al confine tra satira e disappunto, una pesante mancanza: il Corriere della Sera avrebbe infatti omesso di inserire il Movimento 5 Stelle nella lista di partiti in corsa alle elezioni europee.
Scorrendo la lista, il leader del Movimento 5 Stelle si imbatte nella Lista Civica “Io Non Voto” che gli offre lo spunto per commentare il fenomeno dell’assenteismo. Ebbene, secondo Grillo, sarebbero 2 milioni gli italiani a non aver votato in Italia in occasione delle elezioni europee. Avrà ragione?
Per verificarlo, basta farsi un giro nell’archivio digitale del Ministero dell’Interno. Considerando sia la circoscrizione italiana che l’estero, vediamo che gli aventi diritti al voto in quell’anno erano oltre cinquanta milioni (50.342.153). Coloro che invece si sono recati alle urne, sono stati invece 32.749.004. Fortunatamente la matematica non è ancora un’opinione, ed un rapido calcolo ci permette di vedere che Grillo l’ha sparata davvero grossa: sono infatti oltre 17 milioni gli astenuti in Italia, 17.593.149 se proprio vogliamo essere precisi.
Premesso che nell’ultima parte della dichiarazione il riferimento implicito di Grillo rimane alla lista civica “Io Non Voto”, le parole di Grillo ci offrono comunque lo spunto per verificare il tasso di astensionismo a livello europeo. In effetti il Beppe nazionale in questo caso ha ragione: gli astenuti hanno di gran lunga superato il numero dei votanti, classificandosi di fatto come il primo partito in Europa. Quest’ultima considerazione salva Beppe Grillo dalla zona rossa, ma non gli risparmia un “Pinocchio andante” targato Pagella Politica.
P.S.: in un comizio improvvisato a Napoli qualche giorno prima, Grillo era tornato sul tema, parlando però in quel caso di schede bianche o nulle e spiegando agli astanti di voler intercettare quegli elettori per diventare il primo partito italiano in Europa. Ebbene, in questo caso l’archivio digitale del Ministero dell’Interno gli dà ragione: nel 2009 sono stati 2.125.164 gli Italiani che hanno annullato il loro voto o lasciato la scheda intonsa. Scopo del fact-checking, però, è anche quello di indurre i politici a prestare maggior attenzione a quanto affermano effettivamente (anche perché in quel caso i 2 milioni di voti invalidi sarebbero ben distanti dall’essere il primo partito, avendo il Pdl raccolto a quelle elezioni 10,8 milioni di voti).
Tornando alla nostra pagella, Grillo è stato impreciso e il giudizio di questa specifica analisi non può che essere un “Pinocchio andante”!