Dalle pagine del blog Grillo prova a fare buon viso a cattivo gioco di fronte al deludente risulato elettorale. E’ vero che la sua forza politica – pur sempre la seconda in Italia con oltre un quinto dei voti – è andata meglio di qualsiasi altro partito presentatosi per la prima volta alle elezioni europee?
Partiamo dai numeri del M5S a queste elezioni: il Movimento di Grillo ha preso 5.807.362 voti, ovvero il 21,15% delle preferenze, ottenendo così 17 seggi all’Europarlamento.
Il primo e più palese contraddittorio è il caso di Forza Italia. Il partito, nato con la discesa in campo di Silvio Berlusconi ormai 20 anni fa, si presentò per la prima volta alle elezioni europee nel 1994. In quell’occasione prese 10.089.139 voti, pari al 30,62% delle preferenze, mandando a Strasburgo/Bruxelles ben 27 parlamentari (anche se va segnalato che il numero di seggi attribuiti all’Italia nel 1994 era più alto del livello attuale perché i Paesi membri erano meno).
In realtà ci sarebbero anche altre forze politiche che quest’anno si sono presentate alle elezioni europee “per la prima volta” ottenendo risultati maggiori del M5S, ma si tratta di assembramenti o nuove forme di partiti preesistenti (il Pdl e il Pd nel 2009, Uniti per l’Ulivo nel 2004 e il Pds nel 1994) e quindi non propriamente comparabili con M5S.
In conclusione, pur facendo le debite distinzioni tra due partiti molto diversi in epoche diverse (basti pensare che nel 1994 votarono quasi 7 milioni di italiani in più), possiamo sostenere che non è vero che non è “mai” successo che una forza politica ottenesse un risultato buono quanto quello del M5S: Forza Italia prese più di 4 milioni di elettori in più e il 10% delle preferenze alle sue prime europee contestate. E’ tuttavia l’unico vero caso che contraddice la tesi di Grillo, il quale ottiene quindi un “Nì” per questa dichiarazione.
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(Ringraziamo Giovanni Gafà per averci segnalato questa dichiarazione)