Crocetta entra nell’acceso dibattito sul Muos (Mobile User Objective System), il sistema di telecomunicazioni satellitare della marina militare statunitense che dovrebbe essere installato nella base militare americana di Niscemi, nella provincia di Caltanissetta. Il presidente della Giunta siciliana sostiene che non sia stato il proprio governo ad autorizzare il progetto ma l’amministrazione precedente.



I contrari alla costruzione del progetto, in primis il comitato NoMuos, sostengono che il progetto, una volta completato, possa essere altamente nocivo alla salute per via dell’inquinamento elettromagnetico prodotto dalle antenne. Al momento esistono altri due impianti operanti: nelle Hawaii e nella base di Norfolk, in Virginia. Un terzo sarà costruito in Australia.



Andiamo ora a vedere chi ha dato il nullaosta al progetto. Il primo giugno 2011 il Ministero della Difesa e la Regione Sicilia hanno firmato il protocollo d’intesa per l’installazione del Muos. Le firme in calce al documento sono quelle dell’allora governatore della Regione, Raffaele Lombardo, predecessore di Crocetta, e del ministro della Difesa del governo Berlusconi, Ignazio La Russa. Lo stesso protocollo informa che il progetto ha una storia pregressa, fatta di scelte strategiche adottate a livello nazionale: era stato approvato dallo Stato Maggiore della Difesa nel 2006 e lo stesso anno aveva ottenuto l’avallo della sezione italiana della Commissione mista costruzioni Italia-Stati Uniti. Il progetto era stato approvato anche dal comitato misto paritetico della Regione siciliana.



Stando a tutto questo, sembra chiaro che il Muos è stato autorizzato dal governo nazionale e dal governo regionale che ha preceduto quello di Crocetta. “Vero”!