Per verificare questa dichiarazione siamo andati a spulciare i rapporti di Euromobility, associazione che da molti anni pubblica dati sulla mobilità sostenibile nelle principali città italiane con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente. Il rapporto più recente, essendo uscito a dicembre 2011, contiene i dati relativi solo al 2010, anno di lancio del servizio di bike sharing di Torino. Secondo questo rapporto gli utenti del bike sharing elettronico della città sabauda sarebbero 4.200 (fig.29), un numero che, per quanto considerevole, collocherebbe il capoluogo piemontese al terzo posto in Italia, con un grande distacco da Roma (16.800) e Milano (13.000). Questi dati non sono tuttavia aggiornatissimi, e perciò non rappresentano un’evidenza sufficiente a contraddire il sindaco.



Il servizio sembra infatti aver attirato utenti in maniera esponenziale, tanto che già nel 2011 Euromobility segnalava, in una presentazione del servizio, che gli abbonati erano arrivati a 15.400. Ad ulteriore supporto della dichiarazione di Fassino è la notizia, pubblicata lo scorso marzo da la Repubblica Torino e Wired, secondo la quale Torino sarebbe la città con il maggior numero di utenti di bike sharing in Italia. La fonte citata come riferimento per questo dato è il secondo manuale di Obis (Optimising Bike sharing in European Cities – un progetto finanziato dall’Ue per promuovere il bike sharing nelle città europee), scaricabile qui e nel quale tuttavia non si trova alcuna menzione di Torino come prima città in Italia. Come se non bastasse, i dati di Wired e della Repubblica, pur citando lo stesso rapporto Obis, risultano abbastanza diversi: Wired parla di 14.400 iscritti, mentre Repubblica Torino ne cita 16.000.



Il dato più recente che abbiamo trovato è un comunicato stampa del comune di Torino di fine luglio 2012, secondo il quale gli abbonati sarebbero arrivati a 18.000. Non tutte le altre città italiane hanno però pubblicato dati così aggiornati, di conseguenza fare un confronto non è facile. Inoltre va considerato che con 18.000 utenti Torino sarebbe prima in Italia solo nel caso in cui Milano e Roma fossero rimaste ferme al numero di abbonati del 2010. Questo scenario appare però poco plausibile: per quanto riguarda Roma, osservando il trend di crescita nel periodo 2008-2010, è lecito presumere che il numero di abbonati sia in continuo aumento tutt’ora; allo stesso modo, a Milano “l’effetto Area C” avrebbe portato ad un boom nel numero di abbonamenti al servizio di bike sharing a partire da gennaio 2012.



Insomma, i numeri (e in questo caso anche i mezzi di comunicazione) non sono chiari. Sicuramente [TO]BIKE, la rete di bike sharing di Torino, è tra le migliori in Italia e vi è stata una crescita ragguardevole nel numero di utenti; tuttavia non sembrano esserci dati che certifichino il primato sostenuto da Fassino.



Nell’attesa che Euromobility pubblichi il suo prossimo rapporto, o che qualche lettore ci aiuti a trovare dei dati aggiornati e comparabili per le principali città italiane, Fassino si merita al massimo un “C’eri quasi”.