In seguito agli incidenti di Tor Sapienza, Ignazio Marino parla di immigrazione negli studi di In 1/2 h. A pochi minuti dalla fine della trasmissione afferma che Roma accoglie una quota (a suo dire) sproporzionata della popolazione immigrata che arriva in Italia. Secondo il primo cittadino, il 22% degli immigrati che vivono in Italia sono nel Lazio, di cui il 90% vive a Roma. L’urbe ha una popolazione di 2 milioni 863 mila abitanti al 1° gennaio, ovvero circa un ventesimo degli abitanti italiani (60 milioni e 783 mila). E’ possibile che accolga una quota circa quattro volte più alta di immigrati? Lo abbiamo verificato per voi.
I dati ufficiali
Secondo le statistiche Geo Demo dell’Istat, al 1° gennaio di quest’anno risiedevano nel Lazio 616.406 stranieri su una popolazione totale di 4.922.085 stranieri. La proporzione è quindi pari al 12,5% – un po’ più della metà di quanto detto da Marino. Di questi 600 mila circa, 353.785 sono residenti a Roma; grosso modo il 60%. Allargando lo sguardo all’intera Provincia di Roma, i 508.241 stranieri residenti sul territorio provinciale sono comunque circa l’80% e non il 90% del totale laziale.
I numeri degli irregolari
E se Marino intendesse includere nel computo anche gli stranieri presenti in maniera irregolare sul territorio nazionale? Secondo la Fondazione Iniziative e Studi sulla Multietnicità (Ismu), questi erano 294 mila al 1° gennaio 2013. Prendiamo sempre dall’Istat i dati sugli stranieri residenti nel 2013: Italia 4.387.721, Lazio 477.544, Provincia di Roma 383.463 e Comune di Roma 252.582.
Siccome i dati Ismu non sono suddivisi per città di residenza, presumiamo pure – in maniera del tutto irragionevole – che a Roma risieda la totalità degli stranieri irregolari presenti in Italia. Se sommassimo quindi i 294 mila irregolari ai 253 mila regolarmente presenti a Roma nel 2013, il totale sarebbe comunque meno del 13% del totale di immigrati regolari ed irregolari presenti in Italia.
Il verdetto
Roma accoglie una quota di immigrati più che proporzionale rispetto alla sua quota della popolazione italiana, ma la porzione di stranieri residenti a Roma si ferma al 12-13% del totale e non è “quasi uno su cinque” come dice Marino: “Nì”.