Matteo Renzi, in questi ultimi giorni di campagna elettorale, dedica molte delle sue energie al Meridione.



In questa dichiarazione l’argomento che tiene banco è la Calabria, con i suoi vari tassi di disoccupazione (giovanile e generale). Partiamo dalle prime percentuali che cita il Premier: egli sostiene che la Regione ha un tasso di disoccupazione del 22,2%. Come si può vedere da questa serie storica Istat sulla Calabria, nell’ultimo quadrimestre del 2013 il tasso di disoccupazione era del 22,9%. La media nazionale è, come detto giustamente da Renzi, intorno al 13%.



Primi due numeri veri, passiamo agli altri due. Grazie a Eurostat riscontriamo effettivamente che “pochi anni fa” la disoccupazione era vicina al 7%. Ad esempio, nel primo quadrimestre del 2009 la disoccupazione era al 7.3%, così come nel primo quadrimestre del 2011 quando era del 7.9%. Tornando alla Calabria, Renzi, nella parte finale della sua dichiarazione, si dedica alla disoccupazione giovanile, indicatore che include i ragazzi tra i 15 e 24 anni senza lavoro. Ancora una volta Eurostat, nel suo rapporto sull’occupazione regionale, ci dà la possibilità di controllare il dato. A pagina 7 leggiamo che la Calabria ha un tasso disoccupazione regionale del 56,1%, la più alta in Italia, come correttamente indicato da Renzi.



Renzi rischia tanto sparando molti numeri, ma li indovina tutti: “Vero” al fact-checking.