I dati Istat danno ragione alla prima parte della dichiarazione del premier, se gli si perdona qualche imprecisione nell’arrotondare. Secondo il “Censimento Agricoltura 2010“, la superficie agricola utilizzata (sau) era pari a 12.856.000 ettari, mentre il valore per il 1970 (riportato da Coldiretti, sempre su dati Istat) è 17.492.000 ettari. Quest’ultimo numero sarebbe più correttamente approssimato per difetto a 17 milioni, ma vista l’essenziale equidistanza da 18 milioni, possiamo concedere al premier questa piccola svista.
Per quanto riguarda l’equiparazione della terra agricola persa alla somma dei territori di Lombardia, Liguria ed Emilia Romagna ci affidiamo di nuovo all’Istat, in particolare all’Annuario Statistico Italiano 2011, che riporta i seguenti valori, in ettari, delle superfici territoriali delle 3 regioni: Lombardia: 2.386.280 ha. Emilia Romagna: 2.244.554 ha. Liguria: 521.155 ha. per un totale di 5.151.989 ha. Le tre regioni insieme coprono quindi una superficie pari a circa 5,1 milioni di ettari, un valore equiparabile al calo della superficie agricola (approssimato a 5 milioni).