La dichiarazione del premier fa eco a quanto già affermato da Giuseppe Sala commissario unico delegato del Governo italiano per Expo Milano 2015, sul fatto che anche nel 2010 a Shanghai ci furono ritardi nell’apertura.



Anche la Cina in ritardo?



In effetti il padiglione Statunitense aprì formalmente lunedì 3 maggio, mentre l’Expo era iniziato già due giorni prima (il 1 maggio e la cerimonia di apertura si era tenuta il 30 aprile). Le critiche circa l’investimento americano per l’Expo cinese (i cui lavori erano iniziati parecchio in ritardo) furono molte. Secondo un articolo pubblicato alla vigilia dell’apertura dal Christian Science Monitor, i lavori alla vigilia e nei primi giorni di Expo Shanghai sarebbero stati parecchi, in particolare per il padiglione Macedone. A gennaio dello stesso anno il Telegraph denunciava parecchi ritardi. E’ interessante notare come anche all’epoca gli organizzatori cinesi avessero sottolineato che anche all’Expo 2000 ad Hanover, in Germania, ci furono ritardi e che circa il 10% dei padiglioni non era stato aperto in tempo.



Verdetto



Alcuni problemi ci sono stati anche a Shanghai, anche se forse non comparabili con i ritardi che si prospettano per l’Expo meneghino, tra l’altro più piccolo del suo predecessore. I ritardi sono ancora da determinare ma che secondo il Corriere includeranno alcune parti dell’edificio di Palazzo Italia (ad uso interno), alcune parti dei padiglioni di Coldiretti e Confindustria e la scenografia disegnata dal premio Oscar Dante Ferretti per il decumano. In generale comunque rimane vero il fatto che anche all’Expo di Shanghai ci sono stati ritardi, Vero!