Matteo Renzi esulta dopo il successo elettorale. A detta del Premier una vittoria netta, che restituisce al Paese un Pd ancora più potente.



Partito Democratico piglia tutto?



Sull’ultima tornata elettorale i dati parlano chiaro: 2 a 0 netto e palla al centro. Sia in Emilia Romagna con Bonaccini, che in Calabria con Oliverio il Pd ha lasciato veramente poco alla concorrenza. In entrambe le circostanze la coalizione guidata dal Pd è andato ben oltre il 40%: 49,52% nel primo caso e 61,40% nel secondo caso.



E’ il caso tuttavia di evidenziare anche il dato dell’affluenza, in forte calo: 39,96% in Emilia Romagna (64,93% nella scorsa tornata), e 44,08% in Calabria (59,26% nel 2010).






E gli altri? Chi raschia il fondo?



Per quanto riguarda la considerazione sulla Lega, si può solamente verificare il dato emiliano, non essendo stato il Carroccio in lizza alle regionali in Calabria. Il partito di Salvini ha totalizzato il 19,42% dei voti, il doppio di Forza Italia (8,36%), e ben sopra il voti del Movimento 5 Stelle (13,30%).



4 su 4: en plein Pd



Nell’ultimo anno ci sono state ben 4 elezioni regionali – due in questi giorni, e due a maggio, in occasione delle elezioni europee. In Piemonte ha vinto Sergio Chiamparino, con il 47% dei voti, rappresentante del Partito Democratico che ha riportato il centrosinistra al potere dopo la parentesi Cota (Lega Nord). In Abruzzo, Luciano D’Alfonso (Pd) ha “sottratto” il titolo di governatore a Forza Italia, vincendo le elezioni e sostituendo il suo predecessore di centrodestra Giovanni Chiodi.



Il centrosinistra, come si può vedere dalla mappa a destra, controlla l’85% delle Regioni italiane, lasciando al centrodestra soltanto Lombardia e Veneto (Lega Nord) e Campania (Forza Italia).



Il verdetto



Un Renzi aggressivo, come tutti i sani vincitori, che si gongola degli ottimi risultati elettorali. Tutti dati giusti e “Vero” al fact-checking di Pagella Politica.